Prosegue senza sosta l’impegno del prof. Antonio Pugliese
La memoria, la tragedia della shoah, la storia locale che si innesta con quella nazionale e internazionale, è andata in scena nella sala consiliare del Comune di Rombiolo nei giorni scorsi, con la proiezione del docu-film “Mio padre nel lager” del regista Enzo Carone, tratto dal libro di Antonio Pugliese “1943 – 1945. Mio padre nel lager”. In primo piano la drammatica epopea di Giuseppe Pugliese sopravvissuto ai lager nazisti, originario di Brattirò, che ha vissuto momenti terribili dopo l’armistizio dell’8 settembre del ’43, e protagonista di quella terrificante esperienza che è passata nell’immaginario collettivo come il male assoluto, lasciando un buco nero profondo nella storia dell’umanità. La sua vicenda rievoca l’orrore vissuto da milioni di esseri umani, raccolta dal figlio, il prof Antonio Pugliese (Università di Messina) in un libro di memoria ma soprattutto di testimonianza. Le immagini terribili di repertorio e il racconto dalle vive parole di quest’uomo che è riuscito a far ritorno a casa ricostruite nel docu-film, che all’età di 19 anni è partito per servire la patria e che poi ha conosciuto immani e inenarrabili sofferenze, hanno non solo un valore storico, ma soprattutto umano e di monito, per non chiudere gli occhi e per rinnovare la memoria per le generazioni del presente e del futuro affinché simili orribili crimini vengano scongiurati. Un compito che si è assunto il prof. Antonio Pugliese che con grande passione civile e umana lo vive come una missione per raccontare la storia vissuta dal padre, come esempio e testimonianza dei tanti che non riusciti a sopravvivere. Il docu-film, da quando è stato realizzato, ha avuto oltre cinquanta proiezioni con relativo dibattito a cui il docente universitario non si è mai sottratto. Ricordare la vicenda vissuta dal padre, come ha sottolineato Pugliese, è fondamentale per una società che vuole allontanare la barbarie umana dal proprio orizzonte ideale ed etico in particolare per le nuove generazioni, per edificare un autentico sentimento di amore, di solidarietà, di rispetto della dignità dell’essere umano, contro ogni forma di violenza, di persecuzione, di discriminazione.
Nel dibattito che è seguito dopo la proiezione deo docu-film, oltre all’autore del libro, hanno partecipato il sindaco Giuseppe Navarra, il presidente della Pro Loco Massimiliano Pata e diversi sono stati gli interventi da parte del pubblico. La manifestazione è stata promossa dall’associazione culturale Alighistos e organizzata dall’Amministrazione comunale di Rombiolo in collaborazione conla ProLoco.