Si estendono i disordini alle Maldive

In serata autorità locali hanno segnalato scontri in due atolli, Addu e Thinadhoo, dove sono stati attaccati commissariati di polizia da gruppi di sostenitori dell’ex capo dello Stato. A Thinadhoo un edificio governativo è stato dato alle fiamme. Abdulla Sodig, sindaco di Addu, ha riferito di una stazione di polizia presa d’assalto e di altre due circondate. “Un commissariato è stato preso d’assalto e c’è stato uno scontro. La polizia è stata costretta ad abbandonare l’edificio – ha precisato il sindaco dell’atollo più a sud delle Maldive – altri due sono stati circondati dai manifestanti”. Mohamed Shareef, dirigente del Partito democratico delle Maldive nell’isola di Thinadhoo, ha raccontato che circa 1.000 persone hanno saccheggiato la stazione di polizia e hanno dato alle fiamme una corte di giustizia e una sede comunale.

Il presidente maldiviano deposto, Mohamed Nasheed, è stato “picchiato dalla polizia” e brevemente ricoverato nel corso degli scontri nella capitale Male. Il ferimento lieve di Nasheed è stato confermato da un portavoce dell’esercito.

Scontri tra manifestanti e polizia si sono verificati a lungo anche nella capitale Malè. “I sostenitori del presidente Nasheed sono scesi in strada a Malè, erano migliaia”, ha detto Iva Abdullah, cugina dell’ex presidente delle Maldive, aggiungendo che polizia e militari “in assetto anti sommossa” hanno caricato la folla usando anche spray urticanti. “C’era gente a terra insanguinata, un uomo è morto, cinque deputati sono sotto la custodia della polizia. Un dirigente del nostro partito, Moosa Malik, è stato accoltellato, ora è in ospedale in condizione critiche, non sappiamo se sopravviverà – ha raccontato la deputata – e molti attivisti feriti si sono recati nei due ospedali, ma è arrivata la polizia che li ha picchiati anche dentro l’ospedale”.