L’America sceglie l’anti Obamba, la Florida ha deciso

Mitt Romney al 46,4 per cento, Newt Gingrich fermo al 31,9%, Rick Santorum al 13,4 e Ron Paul al 7. Una vittoria sonora che Romney ha festeggiato con il piglio del leader. “Le primarie non sono fatte per dividerci – ha detto – la leadership è responsabilità e la mia leadership metterà fine all’era di Obama”. Adesso è Obama il nuovo obiettivo, lui che vuole trasformare l’America, dice, nel peggio dell’Europa. Questa non è solo l’elezione del presidente, continua, qui si tratta di salvare l’anima dell’America.

Con Newt passato dalla rimonta acquisita con la vittoria a sorpresa in South Carolina al crollo nei sondaggi dopo i due dibattiti tv vinti ai punti da Mitt Romney. Fino alla speranza del recupero delle ultime ore. La forza in campo era sproporzionata. Da una parte Mitt il miliardario con 15 milioni e rotti spesi solo di spot. Dall’altro Newt che di milioni su radio e tv ne ha potuti puntare soltanto 3 e mezzo. Risultato: 12 mila spot contro duecento.

Newt continua a dire che lui non si arrende. Incassa, ringrazia e rimanda alla convention di agosto che si terrà sempre qui, a Tampa. Come se per Romney l’incubo non fosse ancora finito. Il vecchio Speaker spera di arrivare in estate con una convention spaccata. Ma perché questo succeda bisogna arrivare almeno fino al Supertuesday, il supermartedì di marzo che vedrà al voto decine di stati e quindi l’assegnazione della maggioranza dei delegati. Ne servono 1144 per indossare la maglia di sfidante di Barack Obama.

La sfida ricomincia adesso dal Nevada. Ron Paul sta già suonando la carica. E’ improbabile che possa ripetere l’exploit dell’altro outsider Rick Santorum, con la vittoria a sorpresa nel caucus dell’Iowa di inizio anno. Ma da adesso in poi non è più come in Florida con il vincitore pigliatutto, i delegati si redistribuiscono in proporzione. E quindi anche i migliori piazzamenti contano. Anche Rick Santorum è rientrato in pista dopo le disavventure della sua piccola Isabella. Aveva dovuto abbandonare la campagna al sole per stare a Boston al capezzale della figlia disabile ricoverata per polmonite. La sua Bella ce l’ha fatta e il religiosissimo Rick vuole pensare che sia una segno del Signore. “Believe” c’è scritto pure sulle magliette della gente che ha fatto la fila per entrare alla festa che Romney ha preparato al Convention Center di Tampa. “Credici”. Ma c’è bisogno davvero di una fede così per credere che Mitt Romney le primarie se le sia già intascate con la vittoria a due cifre della Florida.