Luca Toni ha dato oggi l’addio definitivo al calcio italiano

La Juventus lo ha ceduto alla squadra araba dell’Al Nasr allenata da Walter Zenga dove ha firmato un contratto fino al dicembre 2013. Le ultime tristi vicende alla corte di mister Antonio Conte (nemmeno una presenza per lui quest’anno) non devono farci dimenticare però il campione che Toni è stato ma soprattutto le valanghe di goal che ha segnato nel nostro calcio e negli anni al Bayern.

Toni inizia la sua carriera a Modena nel 1994, città vicina al suo paese natale Pavullo sul Frignano, e dopo un paio di annate comincia il suo peregrinare in giro per l’Italia con 5 squadre in 5 anni: Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, Treviso e Vicenza. Le qualità del bomber di razza si intravedono di già e quindi il Brescia nel 2001 decide di affidargli le chiavi dell’attacco pagandolo ben 30 miliardi (acquisto più costoso nella storia del Brescia). Dopo un primo anno da 13 goal la seconda stagione si chiude con uno striminzito bottino di sole 2 reti condite da un brutto infortunio.

Nell’estate del 2003 decide di scendere di categoria, rimettendosi in gioco, per andare con ilPalermo all’assalto della serie A. La scelta si rivela giusta: Luca chiude il campionato di serie B come capocannoniere con ben 30 reti all’attivo regalando una promozione che in Sicilia attendevano da decenni. L’anno successivo arriva la definitiva esplosione in serie A con ben 20 reti e l’entrata in pianta stabile nel giro della nazionale.

L’anno successivo, 2005, passa alla Fiorentina per 10 milioni di euro. Ed è un annata fantastica per l’attaccante modenese che segna 31 goal  in serie A vincendo sia trofeo da capocannoniere della serie A sia la scarpa d’oro come miglior marcatore europeo (primo italiano a vincerla).

Come se non bastasse arriva anche il Mondiale di Germania 2006 dove Luca si laurea con lanazionale di Lippi campione del mondo con 2 goal all’attivo (nei quarti con l’Ucraina). La stagione post mondiale alla Fiorentina è condita da diversi problemi fisici ma ciò non gli impedisce di realizzare 16 reti.

Nell’estate del 2007 , a 30 anni, Toni viene ceduto dalla Fiorentina ai tedeschi del Bayern di Monaco per 11 milioni di euro. La prima stagione tedesca è fantastica: oltre a vincere la BundesLiga (primo trofeo con squadre di club) si laurea capocannoniere sia del campionato tedesco (24 reti) sia della coppa Uefa (10 reti).

Toni diventa un vero idolo in Germania tanto che un dj locale gli dedica una hit che a lungo rimarrà nelle classifiche tedesche. La seconda annata non è positiva come la prima ma gli regala la soddisfazione dei primi goal in Champions League. Nell’estate 2009 però il Bayern cambia allenatore e con l’arrivo di Luis Van Gaal l’attacante italiano non trova più spazio tanto che a Gennaio decide di tornare in patria alla Roma di Ranieri.

Nei 6 mesi alla Roma Toni, causa qualche acciacco di troppo, non riesce a convincere la società a riscattarlo per l’annata successiva nonostante i 5 goal in campionato decisivi nella rincors, poi fallita, verso lo scudetto. Tornato al Bayern decide di rescindere consensualmente il contratto e si accasa al Genoa di Preziosi.

I 6 mesi al Genoa sono difficili ed avari di soddisfazioni con 3 goal in 16 partite tanto che, quando a gennaio arriva la chiamata della Juventus, Toni non ci pensa un attimo ad accettare quella che sembra poter essere l’occasione del rilancio. Ma in bianconero le cose non vanno tanto meglio con tanta panchina e solo 2 goal in 14 presenze.

Arriviamo adesso alla stagione in corso 2011-2012 dove l’ex bomber della nazionale è ai margini della Juventus e decide di dire l’addio, forse definitivo, al calcio che conta per accasarsi all’ Al Nasr a godere dei benefici derivanti da una carriera fantastica partita dalla provincia per arrivare in vetta al mondo.