Napolitano contestato a Bologna, la polizia carica i manifestanti

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è dottore ad honorem in Relazioni internazionali. Ha ricevuto la pergamena, seguendo il rito medievale dell’Alma Mater, dall’Università di Bologna. La cerimonia, come sempre, è partita con il corteo dei professori e dei cari organi dell’Alma Mater in toga, con i colori che distinguono le varie facoltà. A suonare dal vivo il Collegium musicum Almae Matris. Presenti i ministri Anna Maria Cancellieri, Francesco Profumo e Piero Gnudi, bolognese, che ha commentato che “la visita del presidente è un onore per la città”.

Ma a guastare tutto gli scontri tra polizia e manifestanti a Bologna, durante la visita di Giorgio Napolitano. Mentre nell’aula di Santa Lucia, si svolge la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al presidente della Repubblica, scrosciano gli applausi, fuori, nella zona rossa, sono momenti di tensione. Attorno alle ore 11:50 il corteo degli “indignati” è arrivato allo scontro con la polizia, che ha chiuso tutte le vie d’accesso al palazzo sin dalla prima mattina.

Lo scontro è avvenuto all’altezza di via de’ Poeti. Qui gli indignati hanno attaccato il cordone della polizia, con un tentativo di sfondamento e lanciando uova; la reazione è stata immediata. In seguito agli scontri, il centro della città è stato chiuso dalla polizia.

In precedenza, il corteo si era mosso in direzione della zona rossa, con cori rivolti alla Digos di “Noi andiamo dove ci pare”. Schedati dalla polizia anche i passanti che si avvicinavano ai punti più caldi. Tra loro, anche la presidente della Provincia Beatrice Draghetti.