Scalfaro, il suo Vangelo era la Costituzione

Non può essere formale, come del resto Lui non era, il ricordo di Oscar Luigi Scalfaro, un Presidente della Repubblica costretto (come tanti altri suoi predecessori e successori) a convivere con le difficoltà di uno Stato che sembra aver abdicato alla serenità ed alla normalità.

Un Presidente “costretto” dal proprio ruolo ed anche dalla propria coscienza a difendere una Costituzione, ancor oggi attuale, che alcuni volevano interpretare quasi fosse una fisarmonica e non l’Atto fondante della nostra democrazia.

E’ celebre il suo: “Non ci sto”, ma soprattutto si ricordano i suoi messaggi e la sua attività durante il settennato e, successivamente, nella difesa di quei valori che sono alla base di una democrazia occidentale ed avanzata.

Era un conservatore, come del resto lo era Indro Montanelli: alla pari del grande giornalista toscano segnalò la pericolosità del berlusconismo e le “false scorciatoie” di una destra che aveva abdicato i propri valori sull’altare del populismo e della demagogia più sfacciata.

Non è stato un uomo che ha suscitato immediate simpatie: occorreva conoscerne a fondo azioni e pensiero per scalfirne quella dura scorza che lo rendeva “lontano” dalle persone.

Eppure la sua azione ha inciso fortemente sulla vita nazionale: diede spazio e fiducia a “Libera” ed alle azioni contro la mafia e la criminalità organizzata, partecipò, dopo la fine del proprio mandato, attivamente al movimento di difesa dei principi costituenti: in una parola è stato un artefice della vita del nostro Paese anche dopo averne abbandonato la suprema carica.

E’ morto dopo che il suo avversario politico aveva abbandonato la Presidenza del Consiglio e il Paese, dopo una follia durata vent’anni, cerca almeno di riguadagnare la credibilità all’estero messa a repentaglio da escort, esternazioni ed Olgettine.

Una ripresa difficile, che quando sarà realizzata, non potrà che avere quale riferimento anche le azioni, lo spirito ed i principi di quest’Uomo che ha vissuto nelle istituzioni fin dalla Costituente e che, da “cristiano laico” non ha mai dimenticato di agire avendo avanti a sé lo Stato e non gli interessi di parte o di bottega.