Rivolta nella Lega Nord, Bossi leader a metà

Faida interna quella scoppiata all’interno del carroccio rodigino. A Porto Tolle 148 iscritti, fra cui 21 militanti, hanno deciso di auto sospendersi. Proprio nel giorno in cui l’ex ministro appoggia la lista del sindaco Flavio Tosi a Verona, in Polesine si consuma il divorzio ufficiale tra le due anime della Lega Nord, bossiani e maroniani.

Motivo del contendere l’appoggio alla giunta di Porto Tolle, che vede contrapporsi da un lato Antonello Contiero, bossiano, segretario provinciale del Carroccio ed ex candidato alla presidenza della Provincia, e dall’altro il suo vice Ivano Gibin, maroniano, vice presidente del consiglio provinciale e assessore ai lavori pubblici di Porto Tolle.

Dopo la scissione nel gruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Rovigo, Contiero ha commissariato la sezione di Porto Tolle del partito, intimando al sindaco Silvano Finotti di revocare le deleghe a Gibin.

Contiero ha tolto l’appoggio alla giunta e ha imposto a Gibin e alla consigliera Paola Sacchetto di passare all’opposizione. Questi hanno rifiutato e si sono autosospesi dal partito con i loro sostenitori. ‘’Onoreremo il patto elettorale – ha replicato Gibin alla richiesta di Contiero di andare all’opposizione per far cadere la giunta Pd-Lega-Psi e PdL – sino alla fine del mandato’’. A Porto Tolle nelle ultime amministrative in consenso alla Lega era salito dal 4 al 30%. Lo stesso sindaco di Verona Tosi in più occasioni si è schierato al fianco dei ‘ribelli’ polesani.