Giovanni Scotti ha ucciso la moglie a martellate ma è stato assolto

Fa raccapricciare la sentenza emessa dal Gup di Livorno che non ha condannato un uomo di 67 anni reo di un omicidio consumato il 3 novembre 2010. Giovanni Scotti uccise la moglie a colpi di martello nella loro casa di Livorno. Il Pm aveva chiesto una condanna a 14 anni. Scotti è stato assolto per non imputabilità. Sulla decisione del giudice avrebbero pesato le perizie sulla capacità di intendere e di volere al momento del delitto.

L’omicidio avvenne in un appartamento di Antignano, frazione a sud della città. Scotti, idraulico in pensione, è stato assolto per non imputabilità. Il giudice si è riservato 90 giorni per depositare le motivazioni, ma avrebbero pesato le perizie sulla capacità di intendere e di volere al momento del delitto. Scotti stava vivendo da molti anni una difficile situazione familiare poiché sia il figlio trentasettenne (a seguito di un incidente) che la moglie soffrivano di gravi disturbi psichici.

Secondo l’inchiesta Scotti uccise la moglie che stava dormendo con un colpo di martello, dopo averle coperto la testa con un lenzuolo, successivamente si recò ad una vicina stazione dei carabinieri, si costituì e confessò.