Se Berlusconi non butta Monti va giù Formigoni

E’ guerra senza precedenti tra la Lega Nord ed il PdL con l’ultimatum del Senatur: o Monti va via oppure cade Formigoni. “Con Berlusconi non c’è nessun gioco delle parti, il mio è un aut-aut. Quello che ho detto dal palco di Milano vale. E di solito dopo un po’ mi rompo le scatole”. Non usa mezzi termini Umberto Bossi, l’unico in questo momento tra i politici italiani a chiedere di mandare via il Prof. prima che la fame arrivi davvero per tutti.

Il leader della Lega Umberto Bossi non cambia idea e, incontrando i giornalisti mercoledì all’uscita da Montecitorio, ribadisce quanto urlato dal palco in piazza Duomo domenica scorsa. “Abbiamo chiesto in maniera molto chiara di far saltare la Regione Lombardia che è piena di inquisiti ed è difficile sostenerla. Ma se proprio dobbiamo sostenerla, per lo meno salti il governo Monti, che ce l’ha fatta a fare sprofondare il Paese. Perché alle amministrative sono i locali che contano”.

Bossi è categorico. “Se si può fare qualche accordo, non si può avere il piede in due scarpe. Provveda Silvio Berlusconi a chiarire la sua posizione”.

Nel caso in cui davvero Bossi facesse “saltare la Lombardia”, però, il PdL potrebbe togliere il sostegno ai governatori leghisti di Veneto e Piemonte, Zaia e Cota. “Non abbiamo paura di andare soli al voto, vinciamo comunque. Io sono l’unico a non guardare i sondaggi, vado a naso”.