Gli Ariola avevano messo le mani negli appalti pubblici nel Vibonese

 La Squadra mobile di Catanzaro ha arrestato tra Calabria, Piemonte e Toscana 30 presunti esponenti della cosca Ariola delle Preserre vibonesi.
Le accuse per gli arrestati vanno dall’associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni, ai danneggiamenti e alla turbativa di appalti con il coinvolgimento di amministratori pubblici. In manette anche persone che negli anni ’90 avevano sequestrato alcuni imprenditori.