90 mila preservativi sequestrati al Porto di Gioia Tauro

I Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, unitamente ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane – S.V.A.D. di Gioia Tauro, hanno proceduto al sequestro di un container carico di merce contraffatta, proveniente dalla Cina, in transito presso il porto calabrese. L’operazione, condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di incroci documentati e successivi meticolosi controlli eseguiti su numerosi container in transito presso il porto di Gioia Tauro, l’individuazione del carico sospetto occultato tra altri prodotti “made in China”, in un contenitore imbarcato presso il porto cinese di Ningbo. La merce, destinata in Albania e il cui valore di mercato si aggira intorno ai 15 mila euro, è stata sottoposta ad un esame peritale da parte dei tecnici di una nota società titolare del marchio, i quali hanno confermato l’intuizione dei finanzieri e dei funzionari doganali, ossia che i prodotti recavano un marchio illecitamente riprodotto. Si è proceduto, quindi, al sequestro della merce contraffatta per il reato di cui all’art. 474 del codice penale che sanziona l’introduzione nello Stato di prodotti recanti segni falsi. L’attività svolta dai Funzionari della Dogana di Gioia Tauro e dai Finanzieri ha permesso di evitare che la merce in questione potesse finire sul mercato. È doveroso sottolineare che il marchio rappresenta anche la “garanzia” di un prodotto, che viene commercializzato solo se risponde ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative vigenti. Quando il marchio è contraffatto, invece, il prodotto non ha alcuna certificazione che attesti la pericolosità o meno dello stesso per il consumatore. Già nello scorso settembre i Finanzieri del Gruppo di Gioia Tauro e i Funzionari della locale Agenzia delle Dogane avevano eseguito il sequestro di oltre 3 milioni di prolifattici contraffatti sempre provenienti dalla Cina e diretti in Albania. Sono in corso le indagini tese ad individuare i responsabili dell’illecita importazione di merce contraffatta.