Parco Nazionale della Sila,l’educazione ambientale è obiettivo strategico

Costituisce un obiettivo prioritario l’impegno e la collaborazione dell’Ente Parco Nazionale della Sila (D.P.R. 14/11/2002- Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 17/03/2003) con le Istituzioni scolastiche del territorio calabrese. Il Programma è prevalentemente incentrato a promuovere attività di educazione ambientale volte a sensibilizzare le nuove generazioni sui valori del rispetto della natura e delle identità locali. Fra le tante iniziative in cantiere, anche quest’anno, l’Ente Parco si è proposto quale partner delle Istituzioni scolastiche della Regione Calabria che hanno presentato progetti nell’ambito del bando PON ”Competenze per lo sviluppo” FSE 2007-2013.

Fra i vari interventi, i progetti includono in particolare l’educazione ambientale, ma le diverse attività svolte nel loro ambito riguardano non solo percorsi formativi su temi quali il rispetto e la tutela dell’ambiente, ma anche l’educazione alla legalità ed alla cittadinanza, l’educazione interculturale, la ricerca, i diritti umani e la valorizzazione dell’identità e della cultura locale. Il Parco Nazionale della Sila, con suoi itinerari naturalistici, gli orti botanici, i musei tematici, gli ecomusei, i Centri Visita, le Riserve naturali, offre quindi l’opportunità di realizzare varie attività formative coinvolgendo i ragazzi in situazioni concrete, attuate in luoghi diversi dai normali contesti educativi, in modo da rendere operative le conoscenze, le abilità e le competenze teoriche. In tale contesto, in particolare, il Parco affianca le Istituzioni scolastiche nei percorsi formativi legati all’educazione ambientale ed alla sostenibilità nei suoi vari aspetti.

Quest’anno,nell’ambito dell’ampio impegno del Parco nella promozione e sensibilizzazione circa l’importanza dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, alcuni moduli formativi saranno dedicati anche a questo tema. Altri ancora promuoveranno, attraverso laboratori tematici, la rete museale realizzata dal Parco. Gli Istituti scolastici che, insieme all’Ente Parco, svolgeranno le attività formative sono: Istituto Magistrale Statale Licei “Tommaso Campanella” di Belvedere Marittimo; Istituto Comprensivo Statale “Don Milani-Sala”di Catanzaro; Istituto di Istruzione Superiore “G. Malafarina” di Soverato; Direzione Didattica Statale “Dante Alighieri” di Petilia Policastro.

Si è insediato – di recente – il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale della Sila. Finalmente il Parco silano si è dotato di un Organo fondamentale per la vita della pregevole area protetta,che, fra le diverse competenze,determina l’indirizzo programmatico dell’Ente, definendone gli obiettivi da perseguire, e adotta gli strumenti imprescindibili di gestione del Parco, quali il Regolamento e il Piano di sviluppo e valorizzazione della preziosa Area naturalistica.

La Presidente del Parco, Sonia Ferrari, ha accolto e formulato i migliori auspici ai nuovi Consiglieri ed ha illustrato loro le attività realizzate nel corso del triennio 2009-2011, evidenziando l’impegno sostenuto in questi anni per dare un nuovo input nelle azioni di tutela e di sviluppo del territorio del Parco, coinvolgendo Istituzioni, Università, Associazioni ambientaliste e di volontari, operatori economici, al fine di dare vita ad una rete di azioni incisiva, ispirata ai principi della sostenibilità. “Con l’insediamento del Consiglio Direttivo – ha dichiarato Sonia Ferrari – inizia una nuova fase operativa per il Parco Nazionale della Sila.

Abbiamo il compito e l’enorme responsabilità di gestire, insieme, un territorio che può aiutare a garantire alle popolazioni locali ed ai visitatori una migliore qualità della vita e il mio augurio – ha auspicato Ferrari – è che insieme si riesca ad amministrare al meglio questo Parco che tanto amiamo e che riveste un valore immenso per le future generazioni”.

A formulare gli auguri ai Consiglieri anche il Direttore del Parco, Michele Laudati, che ha sottolineato la grande intesa con la Presidente nella realizzazione dell’ intensa attività di questo triennio, augurandosi che una tale condivisione di intenti e obiettivi possa caratterizzare anche il nuovo Consiglio.

Questo Organo istituzionale non è in realtà al completo, in quanto sono nove i membri nominati al suo interno – contro i dodici previsti dall’Organo istituzionale – ed in particolare: su designazione della Comunità del Parco, Mario Oliverio ( Presidente della Provincia di Cosenza), Wanda Ferro (Presidente della Provincia di Catanzaro), Giuseppe Cipparrone (Presidente della Comunità Montana Silana), Francesco Spina (Sindaco di Savelli),Luigi Stasi (Sindaco di Longobucco); su designazione degli Enti scientifici e Università, Giovanni Gullà (Dirigente di Ricerca del CNR e Responsabile del CNR – IRPI U.O.S. di Cosenza) e Domenico Britti (Professore Ordinario di Clinica Medica Veterinaria all’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro e Direttore del Centro Universitario Servizi Veterinari del medesimo Campus).

Su designazione del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Giovanbattista Benincasa (Assessore alle Politiche ambientali e Vicesindaco del Comune di San Giovanni in Fiore); su designazione del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Giancarlo Principato (Professore Associato di Costruzioni Idrauliche presso il Dipartimento Difesa del Suolo dell’Università degli Studi della Calabria).

Non tutti lo sanno ma anche il nostro Sud, terra di sole e di mare, di scogliere e campi bruciati della garìga, ha il suo angolo di Scandinavia: la Sila, per decenni il meno conosciuto dei parchi nazionali, che d’estate è un’oasi di frescura con le sue sconfinate “nordiche” pinete e d’inverno resta spesso isolata, seppellita sotto metri di neve.

L’istituzione del Parco Nazionale della Sila è stata l’occasione per valorizzare e rendere appieno note le sue tante risorse naturalistiche e paesaggistiche: dal lupo alla lepre italica, dai laghi ai grandi pini larici. La storia del Parco, travagliata e poco nota, ha inizio nel 1968 quando venne approvata la legge che istituiva il Parco della Calabria. Molte, però, furono le perplessità tra tecnici e naturalisti. Intanto il Parco che nasceva sarebbe risultato frazionato in diversi settori, distanti fra loro.

E ciò nonostante la necessità, per soddisfare le abitudini dei grandi mammiferi che si volevano innanzi tutto proteggere, di vasti ma contigui spazi protetti. Inoltre la legge istitutiva non estendeva affatto la tutela del territorio, essendo questo già di proprietà demaniale al 90% da decenni se non, come in alcuni casi, da secoli.

La perimetrazione definitiva del parco, delineata solo dieci anni dopo, individuava tuttavia tre distinte aree protette: la Sila Grande ( in provincia di Cosenza), con estensione di 7.000 ettari; la Sila Piccola ( in provincia di Catanzaro), con estensione attuale di 5.700 ettari; l’Aspromonte ( in provincia di Reggio Calabria), estensione 3.200 ettari.

Con l’istituzione del Parco Nazionale dell’Aspromonte (legge quadro n. 394 del 6 dicembre del 1991), è avvenuta una sottrazione di un’area significativa, che aveva quasi declassato il ruolo delle due restanti zone a quello di riserve naturali.

Un’ evenienza che è stata scongiurata con la legge istitutiva del Parco Nazionale della Sila, il D.P.R. 14/11/2002 (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 17/03/2003),che ricomprende i territori già ricadenti nello “Storico” Parco Nazionale della Calabria (1968). Il Parco tutela aree di rilevante interesse ambientale, in Sila piccola, Sila grande e Sila greca, per complessivi 73.695 ettari, in 21 Comuni, 6 Comunità Montane e 3 province della Regione Calabria; nella provincia di Crotone: Cotronei, Mesoraca Petilia Policastro, Savelli .