Porto Gioia Tauro bloccato, in tutta la Calabria assalto a distributori e supermercati

Psicosi Sicilia in tutta la Calabria. I distributori di carburanti sono letteralmente presi d’assalto in Calabria, dopo i blocchi attuati sin da questa mattina dagli autotrasportatori. Lunghe code si registrano, infatti, in diverse pompe di benzina che, in alcuni casi, hanno già esposto i cartelli di esaurito.

Il panico tra gli utenti si è diffuso in poche ore, aggravato appunto dagli ultimi blocchi. In effetti, l’annunciata volontà degli autotrasportatori di procedere con la protesta per cinque giorni, rischia di mettere in ginocchio i sistemi di approvvigionamento.

E intanto si registra la “paura” di Confagricoltura Calabria, che riporta soprattutto i timori delle conseguenze dello sciopero degli autotrasportatori, tra i produttori di latte calabresi. “Il blocco delle vie di comunicazione – commenta il Presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti – avrà pesanti ripercussioni sulle aziende produttrici di latte che, oltre a non poter conferire il prodotto saranno costrette comunque ad effettuare le ordinarie operazioni di mungitura e distruggere la produzione”. Il Presidente degli imprenditori agricoli calabresi, ricorda che “il latte rappresenta un bene di prima necessità, per cui la raccolta e la distribuzione non deve essere interrotta”. Statti, informando il Prefetto di Catanzaro della problematica, si affida al “senso di responsabilità dei manifestanti affinché venga assicurata la libera circolazione delle cisterne di raccolta e di distribuzione del latte fresco”.

“La questione del caro-carburante e dei prodotti correlati – conclude il Presidente Statti – interessa tantissimo anche il settore primario, infatti nell’ultimo anno i prezzi dei carburanti, dei concimi, dei fitofarmaci e della plastica, che sono fattori della produzione, sono lievitati in modo insostenibile, azzerando così i già esigui margini di redditività. Auspichiamo pertanto, una soluzione rapida del problema per ridare ai settori produttivi calabresi la possibilità di affrontare le grandi sfide dei mercati a far ritornare ad essere competitive le nostre produzioni”. Ma analoga situazione potrebbe verificarsi per i beni di prima necessità, a partire dagli alimentari, dal momento che tutti i camion vengono bloccati ai presidi. Tra le colonne di tir fermi, diversi sono quelli con i marchi delle catene di supermercati che erano impegnati nella distribuzione delle derrate e che ora non si muoveranno fino al termine dei blocchi.

Le prossime ore, dunque, saranno decisive per comprendere i risvolti di una protesta che rischia di mettere in ginocchio molti settori commerciali.

Dalla mattinata di oggi, circa 200 camion stanno protestando alle uscite dell’A3 di Rosarno e Gioia Tauro, bloccando di fatto, oltre gli accessi alle due città, anche il passaggio per il porto di Gioia Tauro e alla strada grande comunicazione che unisce la fascia ionica e quella tirrenica della provincia Reggina.