Lutto nella cultura italiana si è spento Vincenzo Consolo

E’ morto a Milano dopo una lunga malattia. Legato a Leonardo Sciascia, per lunghi anni consulente editoriale della casa editrice Einaudi per la narrativa italiana aveva raggiunto la notorietà nel 1976 con il romanzo rivelazione “Il sorriso dell’ignoto marinaio”. I funerali si svolgeranno probabilmente lunedì prossimo a Sant’Agata di Militello in provincia di Messina dove Vincenzo Consolo era nato nel 1933. Scrittore e saggista, Consolo nasce il 18 febbraio 1933 a  Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina. Dopo la laurea in filosofia del diritto diventa insegnante. Il suo primo romanzo, La ferita dell’aprile, è del 1963, movimentate storie di vita di un paese siciliano agitato dalle lotte politiche e sociali del primo dopoguerra. Il suo riferimento letterario principale è Leonardo Sciascia. Nel 1968 vince un concorso per l’assunzione in Rai e si trasferisce a Milano.

Nel 1976 pubblica il suo secondo romanzo, quello che gli darà la notorietà, Il sorriso dell’ignoto marinaio, ambientato nella sua terra e apertamente ispirato al sorriso enigmatico del “ritratto di ignoto marinaio” di Antonello da Messina. L’anno successivo inizia una collaborazione coi Einaudi, dedicandosi alla narrativa italiana. Retablo, del 1987, è l’altro romanzo esemplare della sua poetica, caratterizzata da una grande attenzione al presente e nel tempo stesso al passato, da ricerca di ragioni e sentimenti. Consolo guarda costantemente sia alla sua Sicilia, alle sue radici, sia alla Milano dell’illuminismo lombardo. E cerca di continuo un suo stile personale, una sua lingua. Nel 1998 pubblica Lo spasimo di Palermo. L’ultima sua opera è Il corteo di Dioniso del 2009.