L’ironia sul quarto aeroporto in Calabria

Nei giorni scorsi la stampa nazionale ha ironizzato sulla decisione della Giunta Regionale della Calabria di volersi accingere a costruire il quarto aeroporto nella regione Calabria.

Subito, la reazione dei Presidenti dell’Assoturismo, dell’Assocamping e dell’Asshotel della Confesercenti della Calabria, i quali con una lettera hanno fatto sapere che “Tale scelta programmatica, espressa dal Presidente Scopelliti, ci è sembrato che sia stata salutata dal “Corriere” con un pizzico di simpatico sarcasmo”.

Ed ecco spiegato il perchè sulla “necessità” di questa infrastruttura: “Il nostro punto di vista potrà non essere la “verità”, ma rappresenta il “sentire comune” d’imprenditori e di cittadini che hanno deciso di vivere ed investire in un territorio difficile, come quello del Meridione d’Italia in genere, ma che non sono più interessati ad improduttivi interventi straordinari e/o assistenze varie; è il pensiero di imprenditori che con grandi sacrifici, ma con dignità e rigore morale, cercano di far sopravvivere le proprie aziende e in cambio chiedono infrastrutture che facilitino sano sviluppo. Pertanto giova fare qualche riflessione in merito”.

Queste le riflessioni dei suddetti Presidenti: “Il nuovo scalo aeroportuale nella sibaritide in realtà disterà circa 140 chilometri tanto dallo scalo crotonese quanto da quello lametino, quanto da quello pugliese più vicino; non potrà che essere strategico e funzionale al rafforzamento di tutto il sistema della mobilità in Calabria, poichè l’ubicazione a Nord di Cosenza consente la copertura totale ed uniforme del territorio regionale attraverso accessibilità aerea”.

Poi, più in là, pretendono di sottilineare: “Cosenza è la provincia più vasta, dotata di un patrimonio ricettivo alberghiero ed extra alberghiero che è il più consistente di tutta la regione con 85 mila posti letto, pari al 44 per cento di tutta l’offerta ricettiva della Calabria”.

Dimenticandosi, però, di far rilevare che la maggior parte delle strutture turistiche sia concentrata sulla costa tirrenica e, quindi, non facilmente raggiungibile la zona di Sibari.

Quindi, potendo servire soltanto qualche struttura della costa ionica, verrebbe a mancare l’utenza per il nuovo aeroporto.

Del resto, basterebbe ricordare che la ricchissima Lombardia è dotata soltanto di quattro aeroporti, dai quali transitano oltre 35 milioni di passeggeri: mentre i dati del 2010 ci dicono che il traffico dei tre aeroporti calabresi (Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone) si limita a registrare soltanto 2 milioni e mezzo di passeggeri.

Pertanto, non si tratta soltanto della possibilità di ironizzare sulla decisione della Regione Calabria; ma, anche, affermare che è insensato realizzare una struttura destinata a dover chiudere e, forse, a far chiudere anche quella crotonese.

Conclusione: del resto, alla luce di quanto detto, risulta vera l’osservazione dei suddetti Presidenti, quando testualmente affermano “Il nostro punto di vista potrà non essere la verità”.

Proprio così!.