Processo Scazzi domani atto secondo

L’alibi di Sabrina Misseri alla prima verifica seria dinanzi alla Corte di assise di Taranto. Accadrà domani, nella seconda udienza del processo che vede la giovane avetranese, insieme con la madre Cosima Serrano, imputata dell’omicidio della cugina Sara Scazzi, avvenuto il 26 agosto 2010.

Dinanzi ai giudici sfileranno tre testimoni citati dai pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero, e non sono tre testi qualsiasi. Sono Stefania De Luca e Angela Cimino, componenti della comitiva di Sara e Sabrina, che sarebbero state spettatrici più volte delle tensioni tra le due cugine, ma soprattutto deporrà Ivano Russo, il giovane del quale Sara e Sabrina si sarebbero invaghite e che, secondo l’accusa, sarebbe stato il motivo principale della gelosia di Sabrina per la cugina. Sabrina ha sempre detto agli inquirenti che con Ivano non si sarebbe andati mai oltre l’amicizia. Ma il contenuto quanto meno delle migliaia di sms che i due giovani si sono scambiati nei primi sei mesi del 2010, agli atti del processo, sembrano indicare, soprattutto da parte di Sabrina, molto più che un’amicizia.

Stefania De Luca è una delle amiche che ha riferito agli investigatori di aver assistito a un violento litigio tra Sabrina e Sara in un pub di Avetrana la sera del 25 agosto, poche ore prima che la quindicenne venisse strangolata. Circostanza confermata da altre amiche ma che Sabrina ha sempre negato. Angela Cimino, invece, sarebbe stata testimone indiretta, dopo il Ferragosto 2010, della ossessione che Sabrina avrebbe provato per Ivano. E lui, Ivano, dovrà spiegare quali fossero i reali rapporti con Sabrina ma anche con Sara. Nei giorni successivi alla prima udienza il pm Buccoliero ha depositato in segreteria una foto estratta da un perito dal telefonino di Ivano e che il giovane aveva cancellato. È del 7 maggio 2010, ritrae Sara in pigiama nella sua stanzetta: foto assolutamente innocente che testimonia però, per l’accusa, una certa confidenzialità tra il giovane e la quindicenne. Una immagine che, per la Procura, potrebbe rafforzare la tesi della gelosia di Sabrina quale movente del delitto. Prima delle deposizioni dei testi, però, la Corte d’assise renderà note con ordinanza le decisioni su una serie di richieste avanzate dalle parti, a cominciare dalle liste dei testimoni da sentire in aula. C’è ad esempio una integrazione di istruttoria della Procura sui cellulari dei principali imputati sulla quale il collegio difensivo si è espresso negativamente. E proprio dalla difesa è arrivata la maggior parte delle richieste. L’avv. Franco De Jaco, uno dei difensori di Cosima Serrano, ha chiesto di acquisire 10 lettere inviate da Michele Misseri alla moglie. Dall’avvocato Nicola Marseglia, per conto di Sabrina, sono arrivate alla Corte varie istanze: acquisire copia di 10 lettere scritte nei mesi scorsi da Michele Misseri alla figlia detenuta, più un’altra prodotta di recente; acquisire tutte le dichiarazioni rese dall’agricoltore nell’inchiesta, e in particolare quelle spontanee nell’udienza preliminare del 7 novembre 2011, più tre sentenze della Cassazione e l’intervista tv a Matrix di Michele Misseri la sera della scarcerazione, il 30 maggio 2011. Infine la richiesta di trascrizione integrale di tutte le intercettazioni telefoniche e ambientali che, se accolta, farebbe slittare di mesi il processo. L’avv. Raffaele Missere, difensore di Cosimo Cosma (imputato di concorso in soppressione di cadavere) ha chiesto di ascoltare due consulenti ma soprattutto di riesumare il cadavere di Sara e di sottoporlo a una nuova autopsia, perchè quella del medico legale Luigi Strada, incaricato dalla Procura, conterrebbe “erroneità e omissioni”. Il processo dunque, in sostanza, dovrebbe entrare nel vivo già da domani, con la solita kermesse mediatica che lo accompagna ormai da quasi un anno e mezzo.