Dal 23 gennaio possibile impennata del carburante

Clima di forte tensione nel Mondo per la vicenda iraniana che si ripercuote sul costo del petrolio e quindi sia alla pompa che nella bolletta energetica e al banco della spesa. La tensione aumenta all’approssimarsi del varo delle sanzioni europee contro il paese islamico.

Gli Stati del Golfo non aumentino la loro produzione petrolifera per sostituire il petrolio iraniano nel caso siano varate le sanzioni europee contro l’export di petrolio iraniano. E’ l’avvertimento lanciato da Mohammad Ali Khatibi, governatore iraniano presso l’Opec, che ha rilasciato un’intervista al quotidiano Sharq.

Nei giorni scorsi è emerso a Bruxelles che un nuovo pacchetto di sanzioni Ue sul petrolio iraniano è in dirittura di arrivo e dovrebbe essere approvato il 23 gennaio. Da quella data per ripercussione l’Iran ha minacciato di aumentare, fino a quasi raddoppiare, il costo al barile del suo greggio.