La rivolta dei tassinari d’Italia

L’Italia come la Grecia alla “fame” e così iniziano le proteste di piazza. A suonare la carica i tassisti contrari alla liberalizzazione delle licenze allo studio del Governo Monti. A Napoli piazza del Plebiscito è stata invasa tutto il giorno da taxi, a Roma proteste a Termini e a Fiumicino. Oggi nella Capitale il fermo è pressoché totale. Ed è in corso un presidio davanti a Palazzo Chigi, proprio mentre il Governo è riunito per avviare l’esame del decreto che dovrebbe liberalizzare, oltre ad altri settori, anche quello delle auto bianche. Circa 200 persone si sono riunite in un sit-in silenzioso, senza slogan. L’unico cartello apparso fra gli operatori del trasporto è un invito alla calma per il premier: “Mario Monti, scialla”, riprendendo il titolo del film di Francesco Bruni.

Sugli scioperi l’Authority ammonisce che un blocco totale del servizio sarebbe illegale e sta valutando l’ipotesi di scrivere al Ministero dell’Interno, ai prefetti e ai sindacati per vedere se ci sono gli estremi per arrivare ad un’ordinanza di precettazione.

Per le proteste, a Roma sono praticamente saltati i due turni di servizio mattutini. Anche questa mattina, per i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Fiumicino non ci sono taxi. Gli unici, in numero assai limitato comunque, si vedono solo nella zona partenze. Disagi soprattutto per i turisti stranieri, che si aggirano fuori lo scalo chiedendo informazioni su come arrivare in centro. Molti passeggeri si sono organizzati avendo saputo dell’agitazione mentre altri, anche con l’aiuto di pattuglie della Municipale, vengono smistati su mezzi alternativi come pullman e treno.

A Napoli, le auto bianche sono rimaste tutta la notte in assemblea a piazza del Plebiscito, con sospensione del servizio. Molte quelle rimasti parcheggiate di fronte al Palazzo Reale. Il loro numero dovrebbe incrementarsi nelle prossime ore con l’arrivo di altre vetture in piazza del Plebiscito. Anche a Milano è difficile trovare un taxi. Il servizio non è sospeso ma i tassisti stanno organizzando assemblee spontanee per discutere l’ipotesi del governo di liberalizzazione del servizio. Proprio a causa delle assemblee il numero delle auto in circolazione è inferiore, con maggiori disagi agli aeroporti e alla stazione Centrale.

Taxi fermi stamani anche a Trieste. All’uscita della stazione ferroviaria del capoluogo giuliano, le auto bianche sono parcheggiate e vuote, con un cartello “assemblea in corso” sul parabrezza. E’ invece regolare la situazione a Udine. Rientrata, invece, almeno per ora, la protesta dei tassisti a Torino, scesi in agitazione ieri pomeriggio, quando avevano cominciato a diffondersi alcune indiscrezioni della bozza di liberalizzazione che riguarda il settore. L’assemblea spontanea riunitasi questa mattina alla periferia ovest del capoluogo piemontese ha deciso di sospendere ogni forma di protesta, pertanto, il servizio dovrebbe riprendere regolarmente già a partire dalla tarda mattinata.