Trasporti in Calabria, non si placa la protesta dei Sindaci ed ottiene l’istituzione di un tavolo presso la Prefettura

  Non si placa la protesta dei Sindaci del crotonese di fronte alla decisione della società Treni Italia di eliminare i treni a lunga percorrenza sulla tratta ionica. Presso la stazione di Cirò Marina si sono ritrovati il Sindaco della stessa cittadina, Roberto Siciliani, promotore della manifestazione unitamente al vice sindaco Amoruso, e gli altri sindaci della costa ionica. Presenti diversi rappresentanti sindacali e di associazioni, nonché un’ampia partecipazione di cittadini che vivono con difficoltà la soppressione dei treni. Il vice sindaco Amoruso nel suo intervento dal palco allestito presso la stazione ha chiesto ai dirigenti di Treni Italia di far sapere quale istituzione ha autorizzato la soppressione dei treni giacché: Regione, provincia e comuni interessati non sono a conoscenza di tale provvedimento. “Non vogliamo – ha dichiarato ancora Amoruso – che dopo la 106 si debba aprire un altro contenzioso senza mai vedere la soluzione del problema”. L’intera Calabria non ha ancora un’adeguata rete autostradale nonostante ci troviamo nell’anno di grazia 2012. Eliminare anche i treni a lunga percorrenza significa far ritornare l’intera popolazione ai tempi della diligenza.   A tal proposito un ruolo importante lo dovrà svolgere nell’immediato il Governo regionale. Deve essere un impegno quotidiano che deve, nell’interesse dell’intera popolazione, fare uso anche della “minaccia” politica se i tempi per il ripristino dei treni dovessero allungarsi. Crotone era già asservita da due treni da e per Roma; altri due treni da e per Milano; un altro treno da e per Torino che viaggiavano sempre pieni in considerazione dell’elevato bacino d’utenza che si riversava a Crotone per andare al Nord. Ora tutto questo non esiste più e per viaggiare verso il Nord occorre fare uso dei pullman. Sembra chela Regioneabbia proposto nell’immediato di attivare due collegamenti per Roma e Milano sulla fascia ionica. Se ciò avverrà, ma non è dato sapere se la richiesta verrà accolta, si sarà ripristinato parte di quello che Crotone aveva e nessuno, Consigliere regionale, Sindaco, e associazioni sindacali, possono cantare vittoria.