Maltempo killer in Sicilia disagi in tutta Italia

A Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino, un uomo di 46 anni è morto caduto in un dirupo con la sua auto. A Gela una donna è rimasta ferita alla testa perchè colpita dalla tettoia del terrazzo, ma le sue condizioni non sono gravi. Inoltre, il forte vento che per l’intera giornata ha creato disagi nell’isola ha divelto alcune doghe della copertura di una parte dell’aeroporto di Palermo, costringendo i vigili del fuoco a chiudere per alcune ore la rampa che conduce nell’area arrivi. La strada è stata riaperta non appena sono state ripristinate le condizioni di sicurezza. Infine, due voli diretti a Palermo, provenienti da Verona (Ryanair) e da Milano-Linate (AirOne), sono stati dirottati negli aeroporti di Trapani e Catania a causa del maltempo che imperversa sul capoluogo siciliano.

Questa mattina le condizioni meteo sono leggermente migliorate, il vento è meno forte e non piove su buona parte dell’isola.

Dalla tarda serata di venerdì e fino all’alba si è invece abbattuta sull’isola di Capri una violenta bufera di vento che ha provocato la caduta di alcuni alberi e di numerosi cornicioni. Moltissimi gli interventi dei vigili del fuoco, degli agenti della polizia municipale e della Protezione civile. Non si sono registrati né feriti né danneggiamenti gravi. Nonostante il forte vento questa mattina sono quasi tutti regolari i collegamenti marittimi. Nessuna difficoltà per i traghetti mentre si registra qualche defezione da parte degli aliscafi.

Altro episodio, questa volta in Alto Adige. Non possono infatti ancora lasciare l’Alta Val Venosta i 150 turisti bloccati nei loro alberghi, nella zona di Passo Resia, a causa della chiusura per pericolo di valanghe delle strade provinciali di Vallelunga e Val di Roja. In Alto Adige, dove nel pomeriggio sono attese nevicate lungo la cresta di confine, resta elevato anche durante il fine settimana il pericolo di caduta valanghe. Il servizio provinciale di prevenzione segnala un livello “forte grado 4” in Alta Venosta occidentale, come lungo la cresta di confine centrale e occidentale. Livello “3 marcato grado 3” viene segnalato, invece, lungo la cresta di confine orientale, l’Alta Val Pusteria, nelle Dolomiti centro orientali, nelle Alpi Sarentine e nel Gruppo Ortles-Cevedale. Il pericolo di valanghe non si attenua nemmeno in Tirolo, in Austria, dove pure alcune strade sono state chiuse.