Il Capo dello Stato fiducioso nel 2012 e nell’Italia punta sul futuro dei giovani

“Grazie agli italiani di tutte le generazioni e di ogni parte del Paese, per il calore con cui mi avete accolto ovunque mi sia recato per celebrare i 150 anni dell’ unità d’ Italia”. Così il capo della Stato, Giorgio Napolitano comincia il suo messaggio agli italiani. “Grazie per avermi trasmesso nuovi e forti motivi di fiducia in futuro Paese. Che fa tutt’uno con la fiducia – sottolinea Napolitano – in noi stessi, per quel che possiamo sprigionare e far valere dinnanzi alle avversità.

“L’emergenza resta grave”: i Buoni del Tesoro, “nonostante i segnali incoraggianti degli ultimi giorni, restano sotto attacco”; il debito pubblico “pesa come un macigno e ci costa tassi di interesse pericolosamente alti”. E’ un passaggio del discorso di fine anno di Giorgio Napolitano in cui il presidente della Repubblica sottolinea come per tale ragione “lo sforzo di risanamento” debba “essere portato avanti con rigore” e che su questo non ci si possa fare “illusione”.

“Non mi nascondo che nell’ animo di molti, la fiducia che ho sentito riaffiorare e crescere nel ricordo della nostra storia rischia di essere oscurata da interrogativi angosciosi e da dubbi che possono tradursi in scoraggiamento e indurre al pessimismo”.

“Lo sforzo di risanamento”, culminato nella “impegnativa” manovra deve essere portato avanti, ma “siamo convinti che i frutti non mancheranno” e “i sacrifici non risulteranno inutili”. Così Giorgio Napolitano, nel messaggio di fine anno. “Specie se – aggiunge il capo dello Stato – l’economia riprenderà a crescere: il che dipende da adeguate scelte politiche e imprenditoriali, come da comportamenti diffusi, improntati a laboriosità e dinamismo, capaci di produrre coesione sociale e nazionale”.