Il 2012 porta venti di guerra tra Iran ed Usa

Il 2011 che si chiude oggi ha portato con sé la guerra di Libia e la caduta di Gheddafi. I prossimo obiettivo potrebbe essere l’Iran, in base alle tensioni aperte tra americani e islamici. L’ultima provocazione stamani. La marina militare della Repubblica islamica ha eseguito nell’ambito di una esercitazione navale nel Golfo, il lancio di missili a lunga gittata, annunciato dall’ammiraglio Mahmoud Mousavi, portavoce delle manovre iraniane . “L’Iran ha testato il lancio di missili terra-mare, anche a lunga gittata, nel Golfo Persico”, scrive stamani l’agenzia Fars.

Una operazione che desta preoccupazione anche alla luce delle nuove tensioni con Usa e Ue, aumentate dopo l’ultimo rapporto di inizio novembre delle Nazioni Unite sul programma nucleare iraniano e che, nei giorni scorsi, si sono tradotte anche nelle minacce di Teheran di bloccare il traffico di petrolio nel Golfo di Hormuz. Lo stesso Mousavi, ieri, aveva ulteriormente alimentato l’inquietudine: “Il lancio dei missili costituisce la fase finale delle esercitazioni militari. Fase finale con la quale – ha spiegato – intendiamo preparare la marina militare ad uno scontro con il nemico in una situazioni di guerra”, ha detto. Ma insieme alle armi l’Iran è tornata anche alle schermaglie verbali. “Se verranno imposte sanzioni il prezzo del barile aumenterà drasticamente e potrà arrivare oltre i 200 dollari”, ha avvertito il ministro del petrolio iraniano, Rostam Qasemi, al settimanale Aseman.

Da Teheran sembrano arrivare però allo stesso tempo anche offerte di dialogo. In una lettera all’alto rappresentante della politica estera Ue, Catherine Ashtondi cui riferisce l’agenzia semi ufficiale Mehr citando l’ambasciatore iraniano in Germania, il capo dei mediatori Saeed Jalili avrebbe espresso, infatti, la disponibilità della Repubblica islamica a riprendere nuovi colloqui con le potenze occidentali sul dossier nucleare.