Si salva il Pronto Soccorso a Vibo Valentia, per ora fino al 31 marzo

La commissione straordinaria alla guida dell’Asp ha disposto il mantenimento in servizio del personale a tempo determinato sino al 31 marzo 2012. L’azienda sanitaria vibonese ha prorogato per altri tre mesi il contratto dei precari, ovvero di 21 medici (8 dei quali in servizio al Pronto soccorso) e di 10 dipendenti del comparto.

“Il provvedimento – evidenzia una nota della commissione straordinaria, presieduta dal prefetto Gerardina Basilicata – determinato dalla necessità di evitare la sospensione dei servizi assistenziali e di garantire la salute pubblica, è stato adottato nelle more delle determinazioni del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Calabria, cui compete di verificare se la proroga disposta risulti compatibile con gli obblighi derivanti dal suddetto Piano. Ciò in quanto – prosegue la nota dell’Asp – l’art. 2 della legge 191/2009 (Legge finanziaria 2010) prevede che gli interventi individuati dal piano di rientro sono vincolanti per la Regione che è obbligata a rimuovere i provvedimenti, anche legislativi, e a non adottarne di nuovi che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro”.

Scongiurata per il momento la paralisi della sanità vibonese, anche se a fine marzo il problema si ripresenterà tale e quale. A Tal proposito interviene sulla stampa locale il direttore sanitario dell’Asp, Mario Tarabbo, che spiega come “è davvero falso attribuirmi la volontà di licenziare il personale precario. Non si può additare il sottoscritto a bersaglio – sottolinea –. La mia comunicazione era ed è chiara. Come avrebbe fatto chiunque al mio posto rilevavo che, “ove mai si dovesse verificare” che dal primo gennaio non ci fossero più stati gli 8 medici in servizio al Pronto soccorso, a garantire il servizio avrebbero contribuito altri medici, sempre laureati e abilitati. Da qui a dire che avrei voluto licenziare c’è un abisso, una grande falsità in tutto e per tutto”.