Orribile verità Loris Gagliano ha organizzato a tavolino la strage di Licodia Eubea

La tragedia che ha sconvolto il piccolo centro etneo per mano di Loris Gagliano non è frutto di un raptus di follia. Sono tanti gli indizi che portano a ritenere che il killer abbia premeditato tutto. Loris Gagliano ha ucciso la ex fidanzata Stefania Noce e il nonno di lei Paolo Miano. Avrebbe organizzato tutto. Quando è stato fermato a Marina di Acate dai Carabinieri della Compagnia di Caltagirone, nella sua Ford Ka aveva quattro coltelli, di cui uno sporco di sangue molto probabilmente utilizzato, secondo gli inquirenti, per fare la strage a Licodia Eubea.

Inizialmente il giovane aveva fatto parziali ammissioni e, al momento dell’arresto, è stato trovato in stato confusionale. Seduto al posto di guida della sua automobile dopo che, con un tubo di gomma, aveva collegato lo scarico dell’auto con l’abitacolo. Nonostante, quindi, dichiarava di non ricordare nulla, voleva farla finita.

Ma il giallo di Licodia Eubea si infittisce. In una casa disabitata, accanto a quella del delitto, è stata ritrovata una balestra. Si pensa, infatti, che il ragazzo, da qualche giorno, seguiva gli spostamenti della ragazza e della sua famiglia proprio da quella casa.

Quel maledetto martedì mattina, alle ore 09:00, la mamma di Stefania si era recata nella caserma dei Carabinieri per denunciare una manomissione ai freni del trattore del padre che si trovava nel garage di casa. E le chiavi del garage da dove si accede alla casa, le aveva Loris. La signora Miano, così, stava esponendo formale denuncia quando le arriva la telefonata della madre ferita, Gaetana Ballirò: “Corri a casa, Loris ha fatto un macello, anch’io sono ferita”.

Una vicenda già tragica di per sé che man mano fa scoprire a quanto possa arrivare la cattiveria umana e come quello che sembra un viso d’angelo altro non sia che uno spietato killer.