Friuli Venezia Giulia irresponsabile sulle liberalizzazioni del commercio

“Ha passato un anno e mezzo ad annunciare una riforma del commercio che non c’è mai stata e ora in maniera irresponsabile e comodamente pilatesca, si affida alle liberalizzazioni selvagge volute dal Governo Monti”. Commenta così la Consigliera regionale di Un’Altra Regione Alessia Rosolen, la decisione dell’Assessore regionale al Commercio di rinunciare a riformare la Legge regionale sul Commercio.

 “Dovrebbe prendere lezioni dal suo omologo del Veneto – afferma Rosolen- che anziché abdicare al suo ruolo politico, rivendica la difesa delle funzioni programmatorie che in materia di commercio spettano alla Regione, altro che diritto alla concorrenza”.

“Quello che sfugge clamorosamente – spiega Rosolen – è che se il Governo si appella alla tutela della concorrenza su cui lo Stato ha effettivamente competenza esclusiva, la Regione, così come sta facendo il Veneto, ha il dovere di difendere la sua competenza primaria in materia di commercio, su cui come è evidente l’intervento governativo compie un’invasione di campo dalle conseguenza pesantissime”.

“Non capisco davvero – prosegue Rosolen – come sia possibile non rendersi conto che il provvedimento del Governo, all’opposto di quanto sostenuto dall’Assessore, rende ancora più urgente un provvedimento legislativo della Regione che regolamenti una situazione che altrimenti rischia di minare quelle regole fondamentali che servono a garantire interessi collettivi: dei commercianti, dei lavoratori e dei cittadini, su una serie di questioni che vanno dalle aperture domenicali alla prospettiva di nuovi insediamenti commerciali”.

“E’ davvero inaccettabile- prosegue Rosolen – che una Giunta che a parole rivendica la  specialità di questa Regione, rinunci così supinamente ad esercitare le sue competenze legislative a difesa degli interessi del territorio”.

“Un intervento quello dell’Assessore – conclude Rosolen – che appare ancora più inadeguato perché non capisce –  come dimostrano le file chilometriche verso la Slovenia per acquistare benzina e tabacchi – che stiamo pagando un prezzo altissimo alla debolezza di un sistema regionale che non ha nulla a che vedere con le liberalizzazioni del commercio”.

“Spero e mi auguro – conclude Rosolen – che le posizioni dell’Assessore Brandi siano il frutto di improvvisazione e di poca conoscenza della materia e non rispecchino quindi, le posizioni della Giunta e della sua maggioranza”.