Francesca Agresta, Adelina Bruno, Stefania Noce giovani donne del Sud uccise per amore

Stava insieme a Loris ormai da un paio d’anni, ma aveva deciso di lasciarlo, perché non lo vedeva più come prima, le sembrava “strano”, aveva paura così come raccontava agli amici nell’ultimo periodo.

Loris, originario di Caltagirone, studiava a Roma e, fino alla sera di Natale, era stato visto passeggiare insieme a Stefania per le vie della cittadina etnea di Licodia Eubea. Stefania aveva deciso di dare un taglio alla storia. Così ieri mattina Loris si è recato a Licodia Eubea per chiarire con la ragazza. Ed è scoppiata la lite. Con un coltello, ha sgozzato Stefania e l’ha lasciata sul balcone. Ma l’ira di Loris si è scagliata anche sui nonni. Pietro Miano, 71 anni è morto sul colpo, mentre la nonna di 60 anni è stata ferita al torace e ha avuto la forza di avvertire i carabinieri. Rosetta, la mamma di Stefania ha evitato la strage, solo perché si trovava nel cortile. Rientrata da lavoro, ha trovato l’inferno a casa. Ha urlato attirando l’attenzione dei vicini.

Loris però era già scappato, portando con sè l’arma del delitto. La sua fuga è durata un paio d’ore, dato che la Compagnia dei Carabinieri di Caltagirone lo ha fermato ad un posto di blocco ad Acate, in provincia di Ragusa, con i vestiti macchiati di sangue.

Stefania era sempre stata brillante nei suoi studi. Diplomatasi al Liceo Classico Secusio di Caltagirone, viveva a Catania e studiava Lettere e Filosofia. Era molto impegnata nel sociale, partecipava a manifestazioni e iniziative di vario genere, i suoi programmi preferiti erano Report e Annozero. Amava la musica di De Andrè, Battisti, David Bowie e Carmen Consoli. I suoi personaggi simbolo erano Baudelaire, Simone de Beauvoir e Luigi Pirandello.

Ancora non è stato stabilito il giorno dei funerali, poiché i cadaveri delle vittime sono stati portati a Caltagirone, dove sarà eseguita l’autopsia. L’iniziativa di accendere un lumino dietro le finestre in ricordo di Stefania è partita da Licodia Eubea ma si estende a tutti coloro i quali vorranno stringersi al dolore della famiglia e degli amici.

“Ciò che non si può dire in poche parole, non si può dire neanche in molte”, questa l’ultima frase di Stefania, sul suo profilo fb. Chissà cosa avrebbe voluto esprimere il suo animo, in quelle parole, piene di tristezza.

E questo 2011 segna per il Sud Italia in particolare tra Calabria e Sicilia la fine di giovani vite di donne spezzate per amori mal riposti. A Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria, il padre naturale ha ucciso la figlia Francesca Agresta a luglio. A d ottobre a Lamezia Terme  in provincia di Catanzaro Daniele Bruno ha ucciso la fidanzata perché voleva lasciarlo. Amori e morte, un connubio ferale soprattutto al Sud dove il concetto di possesso è ancora più forte. Tutte tragedie che segnano non solo le famiglie coinvolte ma intere comunità.

Stefania Noce - Licodia Eubea CT

Adelina Bruno e Daniele Gatto - Lamezia Terme CZ

Francesca Agresta - Gioia Tauro RC