Da dirigente della mobile ad aiuto camorra rinvio a giudizio per Pisani

Un’accusa infamante. L’ex dirigente della squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani è stato rinviato a giudizio per rivelazione di segreto, favoreggiamento, abuso d’ufficio e falso. Lo ha deciso il gup di Napoli Francesca Ferri. Il giudice ha accolto integralmente le richieste dei pm Amato e Parascandolo rinviando a giudizio anche gli altri 17 imputati, tra i quali i fratelli Marco, Massimiliano e Carmine Iorio nonchè l’ex contrabbandiere e usuraio Mario Potenza con i figli Bruno, Salvatore e Assunta. Il processo comincerà il 24 gennaio prossimo davanti alla settima sezione del Tribunale collegio A. Il gup si è riservato la decisione sulle istanza di revoca delle misure cautelari tra cui quella del divieto di dimora a Napoli disposta a carico di Pisani. Secondo l’accusa, Vittorio Pisani, amico di Marco Iorio, era al corrente del fatto che i Potenza erano soci dell’imprenditore (titolare di ristoranti), e ciò nonostante non era mai intervenuto per reprimere il reato di riciclaggio. L’ex dirigente della squadra mobile napoletana, attualmente in servizio allo Sco dopo il divieto di dimora a Napoli imposto dalla magistratura, è accusato inoltre di aver rivelato a Iorio l’esistenza di una indagine fornendogli anche suggerimenti su come modificare gli assetti societari e portare i soldi in Svizzera. Pisani è considerato, dagli stessi magistrati della procura che lo hanno inquisito, un investigatore dalle grandi capacità: tra i risultati più brillanti della carriera la cattura dei due boss dei Casalesi, Michele Zagaria (catturato di recente a Casapesenna) e Antonio Iovine.