Monti vuole cancellare tutti i diritti dei lavoratori

Salvare le banche, le caste, i ricchi portando alla fame tutti gli Italiani. E’ questo il progetto che stra realizzando il Prof. Monti, espressione dei poteri forti e di quel sistema finanziario che ha rubato tutto quanto c’era da rubare. Dopo aver “aggredito” i pensionati l’intenzione è di passare ai lavoratori siano essi autonomi che dipendenti.

Il presidente del Consiglio è convinto che dal buco nero in cui ogni anno finiscono oltre cento miliardi di euro sottratti al fisco, sia possibile reperire risorse utili ad abbattere il disavanzo e con esso l’enorme debito pubblico. E proprio per rimuovere gli ostacoli che impediscono un’efficace azione dello Stato, il capo del governo ha riunito a via XX Settembre gli uomini che quotidianamente sono in prima linea nella lotta al sommerso.

E l’assalto è pronto a scattare da Capodanno tant’è che Monti in queste ore il nuovo “dracula”n italiano ha incontrato il comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, il Ragioniere Generale dello Stato, Mario Canzio, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, i responsabili di Dogane (Giuseppe Peleggi), Agenzia del Territorio (Gabriella Alemanno) e del Demanio (Stefano Scalera). A tutti il Premier ha chiesto di iniziare la lotta senza quartiere che porterà inevitabilmente alla chiusura di decine di migliaia di aziende.

Ma non basta, l’obiettivo è cancellare l’articolo 18. Con la leader dalla Cgil Monti è stato ben attento ad evitare l’argomento. ”Altrimenti gli auguri non sarebbero stati così cordiali”, ha ironizzato la Camusso. Il capo del Governo, forse sensibilizzato dagli esponenti del Pd, sa bene che il tema è delicato e intende procedere con cautela. ”Sulle pensioni siamo dovuti intervenire rapidamente, ma il lavoro è un’altra cosa”, ha detto Monti a Veltroni, confermando l’intenzione di voler procedere con una concertazione maggiore rispetto alla manovra.

Intanto Silvio Berlusconi sarà a pranzo con Mario Monti, accompagnato da Gianni Letta e non da Angelino Alfano. Certo, in ambienti vicini a Monti non si manca di sottolineare come l’incontro possa servire anche a stemperare alcuni toni piuttosto accesi che si sono levati nel PdL contro il Governo. Un modo di gettare acqua sul fuoco e consolidare le basi che sorreggono l’Esecutivo, atteso che l’idea di staccare la spina già in primavera si fa strada con sempre maggiore insistenza e trova sempre più consensi.

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