Emergenza rom serve un piano nazionale

“Un episodio di aggressione intollerabile e inaccettabile ma, allo stesso tempo, la spia di un disagio diffuso tra l’opinione pubblica nei confronti della popolazione rom. Una condizione che si manifesta non solo a Torino, ma in ogni città dove vi è una loro presenza consistente. Un rapporto complesso per la difficoltà di attuare politiche di integrazione con una popolazione abituata a vivere isolata, per la carenza di risorse disponibili, per le condizione di incertezza e precarietà che portano non di rado i membri della popolazione Rom a vivere ai limiti dell’illegalità”.

A sottolinearlo è il sindaco Piero Fassino intervenuto questo pomeriggio in consiglio comunale per una comunicazione sui fatti relativi al raid compiuto sabato scorso nel campo nomadi della Continassa.

“Al Ministro Cancellieri, che ho incontrato nei giorni scorsi, ho sottolineato che per rispondere all’emergenza rom servono strategie e risorse adeguate. E’ necessario un piano nazionale concordato tra enti locali e istituzioni centrali. Servono interventi finalizzati a stabilizzare quella parte di popolazione rom che è disponibile a percorsi di integrazione e allontanare invece coloro che non sono disposti a seguirli”.

“Dobbiamo conciliare accoglienza, un tratto insito nel dna della nostra città, con politiche di sicurezza – ha aggiunto Fassino parlando in Sala Rossa – coinvolgendo la società torinese in tutte le sue articolazioni,  dall’Amministrazione comunale naturalmente, al mondo del volontariato, alla chiesa cattolica fino reticolo di attori che con la loro opera consentono ogni giorno a questa città di non essere solo un insieme di individui ma una comunità”.

“Venerdì prossimo – ha concluso il sindaco – è convocata una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza per definire misure da assumere su scala locale e porteremo lì le nostre proposte, auspicando che quanto prima si abbiano anche provvedimenti governativi”.