Quaranta esuberi nella stazione di Crotone

Scrutando l’orizzonte non si intravede un cambio di rotta da parte dell’Azienda Trenitalia a riguardo della soppressione dei treni a lunga percorrenza dalla e per la Calabria. Una soppressione che ha interessato Crotone in modo particolare. Per oltre un secolo, i crotonesi usufruivano di due treni da e per Milano (uno via Lamezia Terme, uno via Bari); un altro treno da e per Torino; due treni per Roma e viceversa (uno via Lamezia Terme, uno via Cosenza). La partenza e l’arrivo di questi treni dalla stazione di Crotone che faceva da collettore di tutta la Provincia. Erano treni alimentati a carbone prima, diesel successivamente.

Nessuno di questi treni partirà o arriverà a Crotone. Rimarrà qualche trenino locale come il Crotone – Cosenza che per percorrere 110 chilometri impiega tre ore abbondante.

Nel frattempo, e di fronte ad una tale decisione, il Governo regionale annuncia l’elettrificazione di una tratta ferroviaria.

Finalmente, adesso possiamo dire: anche la Calabria avrà i treni elettrici dopo un secolo dall’istituzione. Lo ha annunciato giorni addietro il presidente Giuseppe Scopelliti. Elettrificazione che terminata dovrebbe migliorare un servizio già esistente.

Di fronte alla decisione presa da Treni Italia di abolire i treni a lunga percorrenza la domanda nasce spontanea: quali treni percorreranno i prossimi binari elettrificati? Saranno treni per passeggeri oppure si utilizzeranno per competizioni sportive utilizzando i binari per treni giocattoli?

Un’altra enunciazione, l’elettrificazione, fatta dall’attuale Governo regionale per distogliere l’attenzione dei calabresi sul vero problema riguardanti i treni aboliti.

Ed a proposito dell’elettrificazione da precisare che si tratta di due studi di fattibilità a carico di Rfi che riguarderanno la tratta ferroviaria ionica calabrese e la realizzazione del collegamento ferroviario tra Lamezia Terme e Catanzaro con il resto della Regione. Spesa prevista per l’eventuale realizzazione di questo progetto circa 80 milioni di euro.

Tutti sanno cosa significano li studi di fattibilità. Si sa quando iniziano, ma rimane indecifrabile la data della consegna del progetto e l’inizio dei lavori per metterlo in essere.

Nel frattempo, come dicevamo, i calabresi non potranno più utilizzare i treni per spostarsi dai luoghi di residenza. E come se non bastasse, la mancanza di treni manderà a casa quaranta lavoratori della stazione di Crotone. Una stazione che è già un ricordo, basti recarsi sul luogo e si nota l’erba che copre i binari ed i locali chiusi.

Questo è quanto sta accadendo in Calabria nell’indifferenza dei consiglieri regionale di tutti gli schieramenti. Nel migliore dei casi, il loro interessamento si manifesta attraverso qualche convegno o inviando qualche comunicato stampa a sostegno della popolazione calabrese e crotonese per l’enorme disagio che comporterà l’abolizione dei treni a lunga percorrenza.