A Messina si consegna il Premio Orione

Si sono conclusi i lavori della Commissione nominata per l’assegnazione del Premio “Orione” 2011.

La cerimonia per la consegna del Premio avrà luogo il prossimo 17 dicembre 2011 presso il “Salone degli Specchi” del “Palazzo dei Leoni”, sede della Provincia Regionale di Messina. Presenterà la manifestazione l’avvocato Silvana Paratore.

Il Premio “Orione”, conferito a otto personalità messinesi che si siano distinte nel mondo della storia, dell’arte, della medicina, del diritto, della cultura e del sociale, vuole contribuire a rendere ulteriormente vitale il già fertile panorama socio-culturale della Provincia di Messina. Quest’anno il premio è stato assegnato a Nazareno Saitta (avvocato, ordinario di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di “Giurisprudenza” dell’Università degli Studi di Messina), Alessandro D’Angelo (Presidente del Gruppo Interforce Jonica – GIJ), Francesco Patanè (Dirigente Medico – Direttore Uoc di Cardiochirurgia presso l’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina), Vincenzo Panebianco (Primario chirurgo, Direttore di Struttura Complessa presso la Divisione di Chirurgia Generale a indirizzo Oncologico dell’Ospedale di Taormina), Santi Fedele (ordinario di Storia Contemporanea nelle Facoltà di “Lettere e Filosofia” e di “Economia” dell’Università degli Studi di Messina), Giuseppa Cassaniti (Presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus), Armando Penna (esperto d’arte) e Paolo Magaudda (Sovrintendente dell’Ente Teatro di Messina).

La Commissione presieduta da Mario D’Agostino, Assessore alle Politiche Culturali della Provincia Regionale di Messina, è composta dal Rosario Fodale, Giovanni Ferlazzo, Gustavo Ricevuto, Orazio Catarsini, Salvatore Restivo, Domenico Venuti, Giuseppe Cavarra, Armando Pesco, Giovanni Giacobbe, Claudio Stazzone, Giulio Romano e Lucia Gaberscek.

La denominazione del premio è da ricondurre a “Orione”, mitico fondatore della città di Messina e sul quale giungono fino a noi numerose versioni della sua leggenda. Narra Salvino Greco, nell’opera “Miti e leggende di Sicilia” che, “[…] tantissimi secoli fa, il re Zanclo, volendo dare una sistemazione migliore al porto e alla città, chiamò a sé un grande genio di allora, un certo Orione che aveva fama di essere il migliore architetto del mondo. Per Zanclo Orione costruì una grande reggia e, nell’odierna zona dei laghi di Ganzirri, uno splendido tempio dedicato a Nettuno, il dio del mare, ricco di opere d’arte e ornato d’imponenti colonne che, centinaia di anni dopo, caduto il tempio, furono recuperate e utilizzate per abbellire l’antico Duomo di Messina. Orione in Zancle realizzò anche altre mirabili opere, costruì il promontorio del Faro, per avvicinare la costa siciliana a quella calabra e, con l’accumulo dei detriti collinari, formò davanti alla città una peni soletta a forma di falce, da lui detta Acte, che oggi chiude e delimita l’ampio porto di Messina. Fatte queste cose, Orione se ne tornò tra la sua gente e poi morì, secondo una leggenda, nell’isola di Creta. […] Ma qualunque siano la nascita e la fine di questo personaggio-eroe, la leggenda lo vuole costruttore nella primitiva Zancle. A lui, perciò, l’antico Senato messinese volle dedicare un monumento che tramandasse ai posteri la loro origine e la loro discendenza semidivina […]”.  La fontana di Orione, definita dallo storico d’arte Berenson “la più bella fontana del Cinquecento europeo”, fu commissionata dal Senato allo scultore toscano Giovan Angelo Montorsoli e ultimata, dopo quattro anni di lavori, nel 1553.