Se non le donne chi

Il titolo è chiaro. L’obiettivo altrettanto: riportare le donne al centro del dibattito politico italiano. I temi “caldi” sono legati alla crisi economica e alla manovra appena varata dal Governo Monti.

Ventimila le manifestanti e i manifestanti accorsi in piazza del Popolo, tra di loro attrici, politiche, imprenditrici con interventi scanditi dalla musica. “Il governo è cambiato, ma il Paese no – ha detto la regista e scrittrice Cristina Comencini, tra le promotrici del movimento – e le donne restano per dire che vogliamo lavorare, vogliamo avere bambini, ed essere al centro del piano di sviluppo”. Tra gli slogan scanditi: “Senza di noi l’Italia non cresce”, “Mai più le donne devono fare il walfere dell’Italia” e “Prossimo governo sia rosa al 50%”.

Il tutto è iniziato alle ore 14:00 e sul palco della piazza sono salite Lunetta Savino, Emma, Erica Mou, l’Orchestra Europa Musica, Paola Turci e Marina Rei. Tutte determinate a continuare l’iniziativa nel post-Berlusconi. “Sono qui per rendere onore a quello che hanno fatto i miei genitori per me” ha detto la cantante Emma Marrone arrivata insieme a tante sue fan, non solo adolescenti. “Non sono tutte uguali le donne dello spettacolo. Ci sono donne che hanno un cervello e che per diventare famose hanno dovuto lavorare e tanto”. Durante gli interventi sono state ricordate le operaie morte a Barletta nel mese scorso.