Gli autotrasportatori siciliani contestano Monti

Il trasporto isolano è in stato di agitazione. Netto il no alla manovra del Governo Monti dalla Fai Sicilia. Gli aderenti alla sezione regionale della Federazione Autotrasportatori Italiani, riuniti  a Catania, si sono detti pronti, in accordo con molti autotrasportatori pugliesi e calabresi, a programmare azioni di protesta contro le misure adottate dal nuovo Esecutivo che, in particolare con l’aumento delle accise sui carburanti, mettono a serio rischio la sopravvivenza delle aziende del settore.

Oltre alla manovra anche l’aumento incondizionato dei tassi bancari, l’impossibilità di accesso al credito, l’incremento delle polizze assicurative e in alcuni casi anche la negazione della copertura assicurativa e l’assenza di chiarezza sui fondi destinati al settore, rischiano di compromettere la vita delle aziende di trasporto. La prossima settimana ogni singola sezione regionale porterà la voce dei propri iscritti all’attenzione del Comitato nazionale di Fai ed Unatras che assumeranno posizioni e decisioni ferme e condivise.

Il Presidente della Fai Sicilia, Giovanni Agrillo così dichiara al giornale: “Le drastiche e repentine azioni dell’esecutivo tecnico porteranno ad incolmabili deficit sul settore autotrasporto con evidenti conseguenze per il paese. Il rincaro delle accise sui carburanti rischia di compromettere irrimediabilmente i bilanci delle imprese che a breve non avranno più la possibilità di dare servizio a supermercati, centri distribuzione, farmacie, cantieri, ecc. Se il Governo respingerà la nostra richiesta d’incontro andremo avanti con azioni di protesta, condivise su scala nazionale”.