I fatti di Rosarno potrebbero ripetersi

Gli immigrati sono nuovamente sul piede di guerra. Aspettano un alloggio altrimenti minacciano di scatenare un’ennesima rivolta.

Gli extracomunitari africani, accampati attualmente in un vecchio centro di raccolta agrumicolo in via Passo Nicotera nel centro della piana di Gioia Tauro hanno di fatto creato un nuovo ghetto, identico a quello dell’ex Cartiera, di Rognetta e dell’Opera Sila. L’ex centro di raccolta di proprietà privata si trova nella strada provinciale che collega Rosarno a Nicotera, una zona abitata, e le condizioni in cui vivono gli immigrati sono al limite: baracche di lamiere piena di sporcizia e con una ventina di materassi a terra; altre senza acqua, senza elettricità e senza gabinetti.

Gli africani protestano contro le condizioni disumane a cui sono costretti a vivere. Un ennesima “rogna” da affrontare, una ennesima polveriera da disinnescare alla base cacciando via tutti gli stranieri e pianificando in maniera diversa la raccolta nei campi. Rosarno e la Calabria non possono sobbarcarsi una nuova guerriglia urbana.