Attentato Spadafora da Gioia Tauro un attacco allo Stato

Nei giorni scorsi il sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, aveva scritto al Prefetto di Reggio Calabria per chiedere la convocazione di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato agli episodi di violenza che si sono registrati nella sua città.

”Sicuramente – torna a scrivere oggi – è grave la preoccupazione per la situazione dell’ordine pubblico a Gioia Tauro e non possiamo non considerare che la fredda determinazione degli esecutori materiali di questo codardo attentato ha esposto a gravissimi rischi l’incolumità di persone oneste e innocenti”.

Una escalation criminale che la scorsa notte è culminata nell’attentato dinamitardo a casa del commissario Piero Spadafora, uomo impegnato in tutte le principali operazioni contro il crimine organizzato nella Piana reggina. Spadafora era già stato vittima in passato di avvertimenti ma questo è di inaudita violenza. Nell’arco della giornata si sono susseguiti attestati di solidarietà e dure condanne. Il giornale, riprendendo gli inviti di Nino Calogero della Cgil e del consigliere regionale Idv Giuseppe Giordano, ha lanciato l’appello affinché società civile, associazioni ed istituzioni scendano in piazza per manifestare contro l’arroganza criminale e l’efferato attacco allo Stato.

In serata il PdL gioiese si stringe intorno a Piero Spadafora attraverso una dichiarazione del consigliere comunale Anna Maria Stanganelli. “Accomunandomi ad un pensiero condiviso dalla stragrande maggioranza dei Cittadini onesti della Città  di Gioia Tauro, esprimo a nome mio e del mio gruppo politico i sentimenti di profonda vicinanza al Sostituto  Commissario Piero Spadafora per il vile attentato subito. Quando si attacca una Istituzione come quella della Polizia di Stato, si attaccano  le libertà, i diritti, senza i quali l’uomo perde la propria identità e la propria collocazione”. Stanganelli nel condannare ancora una volta il vile gesto, esorta il Commissario Spadafora “a continuare con sempre maggiore caparbietà nel suo compito al servizio dello Stato  e della gente”.