Si cercano trenta immigrati dello sbarco di Brindisi

Continuano le ricerche nella zona del tragico sbarco a Torre Santa Sabina a nord di Brindisi. Due i corpi recuperati ed uno avvistato in mare. Un elicottero della Guardia di Finanza sta sorvolando l’area per verificare se dal mare riemerge qualche altro cadavere magari trascinato dalla corrente a sud e a nord dell’area interessata.

La barca a vela, partita cinque giorni fa dalla Turchia, con a bordo 60-70 immigrati di diverse nazionalità, si è rovesciata proprio nei pressi del litorale in territorio di Carovigno, forse per una secca, forse per la presenza di scogli, sicuramente messa in difficoltà dalle difficili condizioni meteorologiche e del vento, che rendono difficili anche i soccorsi.

Finora 42 persone si sono messe in salvo, 41 già ieri. Decine di migranti sono stati trovati sulla costa dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza. Altri erano in mare. Un paio sono stati ricoverati in ospedale. Quelli che erano in buone condizioni sono stati portati al centro immigrati di Restinco. Il 42esimo migrante è stato ritrovato stamane a Fasano dai finanzieri in condizioni di ipotermia. Si pensa e si spera, a questo punto, che gli immigrati che mancano all’appello, una trentina circa, possano essere fuggiti prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e siano quindi sulla terraferma. Per quanto riguarda le nazionalità si tratta di cittadini pakistani, iracheni, afghani, bengalesi.