Protesta dei portuali gioiesi che si rivolgono a Monti

Un sit in dei lavoratori portuali si è svolto oggi a Gioia Tauro (RC), davanti alla sede del’autorità. “Catalizzare nuovamente l’attenzione sulla crisi che sta investendo il porto di Gioia Tauro era l’obiettivo primario del sit-in” spiega Daniele Caratozzolo segretario provinciale del Sul e componente del Comitato Portuale.

“Crediamo – spiega – di esserci riusciti, soprattutto perchè alla proposta di siglare un documento unico che impegnasse tutto il comitato portuale sui temi nevralgici per il porto si è registrata la piena disponibilità da parte di tutti i componenti: Autorità Portuale, Regione, Provincia, Comuni, Associazioni di categoria e rappresentanti dei lavoratori intervenuti. La necessità manifestata di riprendere complessivamente la vertenza Gioia Tauro – aggiunge – per evitare il tracollo dello scalo, a cominciare dal transhipment , ed al fine di rilanciare tutto il sistema porto pretendendo di dare attuazione immediata all’APQ sottoscritto da oltre un anno, ha portato il vicepresidente della Regione Antonella Stasi a convocare un Comitato Portuale già martedì prossimo a Catanzaro nella sede della Regione Calabria”.

“L’intento è proprio quello di proporre al nuovo governo Monti un documento programmatico unico, come da noi proposto sottolineando che e’ la prima volta che un documento del Comitato Portuale diventa una proposta da sottoporre a livello nazionale – aggiunge Domenico Macrì , segretario dei Portuali di Gioia Tauro e componente del Comitato Portuale – documento sul quale i ministeri interessati devono lavorare per fornire le risposte che i lavoratori del porto attendono da diversi mesi”.