C’è qualcosa di marcio a Vibo Valentia

Un clima infuocato. Un clima di forte tensione sociale. E’ quello che si respira in una Vibo Valentia che si sente profondamente amareggiata e delusa dalla giunta D’Agostino jr, nemmeno l’ombra di quella senior degli anni novanta. Con un Comune le cui casse sono in rosso, in cui la maggioranza litiga dal mattino alla sera, con scenate d piazza come quella di Nicolino La Gamba, viene davvero da “inorridire”.

L’ennesimo caso ruota intorno alla questione villa comunale, un prezioso bene abbandonato al suo destino, del quale si sono interessanti i Comunisti Italiani. “Vogliamo rispondere all’assessore Pietro Comito – dichiarano a La Prima Pagina – dicendo che se intende un atto di interesse del nostro partito sulla chiusura della villa comunale, addirittura con una nostra proposta di ripulitura fatta materialmente da liberi cittadini, come un atto di strumentalizzazione, allora è vero noi dei comunisti italiani stiamo strumentalizzando enfaticamente la vicenda. Eppure l’assessore Comito dovrebbe conoscerci, visto che è stato invitato ad una nostra iniziativa sulla differenziata fatta a luglio sotto l’istituto d’arte, e lui sa che noi ci muoviamo per l’interesse comune, con i nostri limiti, cercando di sensibilizzare cittadini ed amministrazione. Questo per noi significa fare politica, azioni concrete, non le solite conferenze stampa ed i soliti articoli che muoiono subito dopo, ma azioni reali che hanno ripercussioni sul territorio. Per noi significa stare per la strada e discutere con la gente e non stare seduti su una poltrona rivendicando assessorati”.

“Prendiamo atto, come PdcI, che la villa è rimasta chiusa dal 5 novembre perché il Comune ha tardato a siglare un accordo con ditte private che si debbono occupare della pulizia e manutenzione, confermando l’inadeguatezza al ruolo di Governo della città che viene evidenziato nella mancanza di svolgimento della ordinaria e quotidiana amministrazione. Vengono sperperati fondi per consulenze, viaggi di rappresentanza e di iniziative territoriali di dubbia utilità, e poi non siete in grado di risolvere una così semplice e misera questione. A questo ci sentiamo di aggiungere che ad oggi, a distanza circa di due anni dallo stanziamento dei fondi per un totale di 1,4 milioni di € da parte dell’assessorato urbanistica della Regione Calabria, Michelangelo Tripodi, durante la giunta Loiero, non siete stati in grado di appaltare i lavori di riqualificazione della villa comunale, con fondi già destinati  e con un progetto di massima che giace nell’ufficio Lavori Pubblici e a quanto ci risulta detti fondi non ci sono più, persi, tornati indietro. Nemmeno i più pessimisti, al momento della vostra elezione, avevano immaginato tanto”.

I Comunisti ribadiscono che “la nostra proposta “Ripuliamo la Villa Comunale” organizzata per giorno 19 novembre, sabato mattina, alle ore 09:30 è rivolta a tutti quei cittadini che si sono stancati di vedere, ancora oggi, la villa chiusa. Ribadiamo che noi sabato mattina saremo presenti  e rimane quindi valido il nostro impegno per ripulire la villa, perché non ci facciamo spaventare da una denuncia “preventiva” fatta dall’assessore Comito; denuncia che  ha il sapore dei “migliori” stati di regime fascista (clima fascista che si respira anche in consiglio comunale, viste le ultime vicende che hanno riguardato la quasi aggressione fisica fatta nei confronti di un consigliere di minoranza, nel momento in cui ha mosso critiche verso un assessore, metodo dal sapore fascista e mafioso). Ma se la denuncia sarà fatta e la violazione sarà contestata vorremo sapere quale è il motivo di tale denuncia, ma conoscendo già la buffa risposta, non vogliamo far perdere tempo alle forze dell’ordine, quindi ci autodenunceremo per “alto senso civico”. Forse se anziché ripulirla saremmo andati fare una “urinata in compagnia” o “una defecata simpatica”, così per scherzare tra amici, probabilmente non avremo destato così tanto scalpore e non saremmo stati intimati al non procedere, perché se noi che vogliamo ripulire la villa saremo denunciati, e a chi la continua a sporcare nulla viene contestato, allora c’è qualcosa di marcio a Vibo Valentia. Noi prendiamo atto che la nostra proposta è stata comunque un incipit nei confronti dell’assessore Comito, che si è attrezzato di carta e penna in tutta fretta per comunicare a mezzo stampa che la villa entro sabato sarà di nuovo aperta, ma ciò non toglie che noi sabato mattina saremo di fronte i cancelli della villa comunale, con l’auspicio di rivederla fruibile e  ripulita ma qualora cosi non fosse, noi dimostreremo il nostro alto senso civico levando un po’ di immondizia”.