Si susseguono le minacce di morte a Vibo Valentia

Continua l’escalation di atti intimidatori ai danni dei dirigenti del Comune di Vibo Valentia. Dopo i recenti fatti criminosi subiti dalla dirigente degli Affari Generali, Adriana Teti, ieri è finito sotto tiro il dirigente del settore Lavori Pubblici, Pasquale Scalamogna, cui è stata indirizzata una bottiglia contenente liquido incendiario e una busta con quattro proiettili.

Il gruppo consiliare dell’Udc, guidato dal capogruppo Antonino Daffinà, la delegazione in seno alla giunta comunale, guidata dal vicesindaco Salvatore Bulzomì, il commissario cittadino dell’Udc, Raffaelle Iorfida, esprimono unanimemente in una nota “piena e incondizionata solidarietà alla dirigente Adriana Teti per il vile atto intimidatorio di cui è stata vittima negli scorsi giorni. Il partito dell’Udc in tutte le sue rappresentanze ufficiali si dichiara vicino alla dirigente comunale ribadendo che non è possibile in alcun modo tollerare simili ingerenze nell’esercizio della propria funzione pubblica né tanto meno è accettabile che la vita privata di un dirigente comunale e di un cittadino venga turbata con atti che non sono degni di una società civile”.

Ancora una volta, il Sindaco Nicola D’Agostino, ha dovuto, con rammarico e amarezza, esprimere a nome della Giunta Comunale, dei Dirigenti, dell’ufficio staff  e dell’amministrazione “solidarietà all’ing. Scalamogna, cui va la vicinanza dell’intera amministrazione da. I gravi atti intimidatori che hanno colpito anche il Comune di Vibo Valentia, nelle persone della dr.ssa Teti e dell’ing. Scalamogna, non possono più lasciare indifferenti, ne devono passare inosservati. Un invito ai dirigenti a proseguire nel lavoro che si sta portando avanti per la città, una sollecitazione alle forze dell’ordine, nell’intensificare i controlli ed un invito alla cittadinanza tutta,nel discostarsi e recriminare azioni fatte nell’ombra  da individui che non hanno il coraggio di metterci la faccia, ma si fanno forti dell’anonimato. Occorre dire a gran voce e insieme basta  con azioni che offendono la dignità di persone oneste come sono la maggior parte dei cittadini vibonesi”.