Lo Stato nel Vibonese non c’è più

La mano pesante della ndrangheta non si ferma mai. Nel Vibonese raso al suolo un uliveto di 7 anni, formato da circa mille piante. L’onorevole Franco Laratta ha annunciato una visita sul posto per denunciare la gravità del gesto: “Criminali spietati e senza vergogna, colpiscono senza pietà. Lo Stato nel vibonese non c’è più”!.
“L’uliveto, realizzato dall’imprenditore agricolo Pietro Lopreiato di San Gregorio d’Ippona, è stato fatto oggetto di un gravissimo atto intimidatorio avvenuto l’altra notte in località “Badioti” di Sant’Onofrio, uno dei centri a più alta densità mafiosa della provincia di Vibo Valentia, dove si segnalano da anni fatti di sangue e molti attentati. Muniti di più motoseghe, ignoti senza alcuno scrupolo, hanno “raso” al suolo l’uliveto di Lopreiato, che dava sostentamento economico ai ragazzi della cooperativa sociale Talità Kum , promossa dai parroci di Stefanaconi e San Nicola Da Crissa, don Salvatore Santaguida e don Domenico Muscari, due sacerdoti di frontiera della Diocesi di Mileto. In passato in altri appezzamenti di terreno di proprietà di Lopreiato sono stati tagliati altre migliaia di piante. L’atto è stato compiuto alla vigilia della visita a Vibo dell’on. Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno, prevista per domani, venerdì. Vorremmo augurarci che non si tratti della solita parata, che lascia il tempo che trova. Ci aspettiamo invece dal sottosegretario agli Interni una risposta a quanto accaduto, insieme alla consapevolezza che il governo non ha più il polso della situazione in Calabria, mentre ampie fasce del territorio sono nelle mani dei clan mafiosi, nel Vibonese in particolare. Alla ripresa dei lavori parlamentari presenteremo interrogazione urgente al Governo”.