Sanità crotonese vittima dei tagli della Regione

Continua il tambureggiante botta e risposta fra centrosinistra e centrodestra a proposito della sanità crotonese, mentre i cittadini attraverso la raccolta di diecimila firme si ribellano al modo approssimativo di trattare il problema della sanità da parte del Governo regionale.

Sabato scorso, in occasione dell’incontro di calcio Crotone – Reggina, il presidente Giuseppe Scopelliti, presente in tribuna, è stato contestato al grido: “la sanità crotonese non si tocca e non deve essere ridimensionata”.

In un apposito incontro con i cittadini, l’onorevole Emilio De Masi (Idv), promotore della raccolta delle firme, presenti anche il Sindaco Peppino Vallone, Ubaldo Schifino (P.d), medici, associazioni e sindacati, ha detto a chiare note che l’ospedale di Crotone non può subire decurtazioni né di posti letti, che dovrebbero passare dalle attuali 399 a 286, né l’accorpamento di alcuni reparti (neonatologia con pediatria, diabetologia con medicina) per far fronte al piano di rientro della Sanità. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Sindaco ed il capo gruppo del P.d. Ubaldo Schifino.

La reazione della maggioranza di centrodestra, a proposito di quanto si afferma a proposito del piano di rientro, non si è fatta attendere ed attraverso alcune dichiarazioni sconfessano gli esponenti del centrosinistra. La prima a farsi sentire è stata la vice presidente regionale Antonella Stasi, pure lei presente allo stadio Ezio Scida in occasione dell’ultimo incontro.

“Nessun servizio sarà perduto e la riorganizzazione in atto, che ancora non è completa e potrà essere oggetto d’ulteriori modifiche, dovrà consentire un migliore utilizzo delle funzioni presenti in ospedale”. La domanda nasce spontanea: se il buon tempo si vede dal mattino, la riduzione dei posti letti ed il raggruppamento di alcuni reparti annunciano una pessima giornata.

L’onorevole Salvatore Pacenza (PdL) presidente del comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi: “la struttura sarà riorganizzata, secondo le esigenze proprie e del territorio. La riduzione dei posti letti sarà subordinata alla popolazione. Ciò che deve interessare ai cittadini è la qualità delle prestazioni. “La tabella 106 prevede, è vero, l’abolizione dei posti letti in alcuni reparti, ma non saranno aboliti, bensì riorganizzati”.

Cosa si intende per riorganizzazione dopo che sono stati aboliti i posti letti di un determinato reparto è tutto da scoprire. Insomma, stando a ciò che si sente dire dai sottoscrittori di continui comunicati stampa, coloro che creano allarmismi nei confronti di una sanità peggiorativa fanno demagogia e non dicono il vero. Crotone riuscirà, a differenza di altre realtà nazionali, a curare gli ammalati in reparti che non prevedono posti letti.