A Monterubbiano i giovani geniali

Al cospetto del sindaco Francesco Pagliarini e degli intervenuti, è stata inaugurata, presso il “Polo culturale San Francesco” a Monterubbiano (FM) sabato 5 novembre a mezzogiorno la mostra “InnovArti- innovazione nelle arti” che coniuga l’arte all’innovazione, come si può dedurre, e al recupero di materiali riutilizzabili. A tal proposito, sia Roberto Vitali di Rs project, società promotrice dell’evento insieme al Comune, sia lo stesso Sindaco parlano del concetto di sfida, del mettersi in gioco. “Sapevamo di ‘sfondare una porta aperta’ – dice Vitali – scegliendo la tradizione come tema conduttore della prima parte di ‘MusArT’ poiché viviamo in un territorio fortemente attaccato alle proprie radici, infatti i numeri dell’edizione di maggio hanno confermato ma anche superato le nostre attese. Con l’ innovazione abbiamo voluto tentare, provare una nuova via, certi del valore degli artisti marchigiani e nel particolare, di questi, selezionati anche grazie all’aiuto dell’associazione ‘Giovani Geniali’.“

”Noi abbiamo tante belle realtà da promuovere- gli fa eco Pagliarini portando il discorso sul piano dell’attualità e rivolgendosi in particolare agli alunni di una quarta elementare del paese- solamente che a differenza di Cina e India, abbiamo un po’ perso la voglia di provarci. Ricordate che l’innovazione è al 99% sudore e all’1% ispirazione.” Tra gli presenti anche alcuni espositori.

Particolarmente suggestive le opere di Luca Corrina, “create dal mare” come lui stesso ha affermato: ”È il mare a darmi il materiale lisciato formato, io mi limito ad assemblarlo.” Alcune sue realizzazioni, aventi per protagonisti i pesci, hanno immediatamente catturato l’attenzione dei bambini presenti. Sempre nella stanza rustica troviamo un’opera di Marco Montenovi. A un oggetto arrugginito, abbandonato nell’isola di Rab in Crozia, Montenovi ha voluto dare una nuova funzione. “Il nero sullo sfondo- ha detto- vuole togliere la ruggine, l’ombra del passato. Ciò che mi affascina è che prima fosse utilizzato per altri fini, facendone un’opera è come se rinascesse a nuova vita.” Da Ancona, come l’artista precedente, proviene anche Gabriele Cesaretti, videomaker che propone: ”La sospensione”: “Il mio è un lavoro strutturato in cinque parti, nato con lo scopo di esprimere ciò che sentivo internamente e rappresentare così dei continui flussi di coscienza.”

Roberto Rossi, invece, propone quadri creati attraverso il riutilizzo di ciò che spesso viene usato nel quotidiano. Tra questi, spicca una scarpa da cui fuoriesce una sciarpa che assume l’apparenza di una lingua:”Rappresenta la voglia di parlare, di comunicare che a volte l’uomo non riesce a manifestare. Allora lo fa l’opera per lui.” ha risposto l’autore alla domanda rivoltagli riguardo al significato della stessa. Giocano in casa, invece, Isabella Cocci e Denis Moriconi, entrambi provenienti dalla Val d’Aso. La prima, è realizzatrice con Sara Campanelli, di un progetto di riqualificazione di una favelas in Paraguay, attraverso la  costruzione di case in terra cruda. Inoltre, è anche creatrice di alcune borse esposte nella sala rustica. “Ho notato che mio padre, avendo un’officina, aveva difficoltà a smaltire alcuni materiali. Da lì mi è venuta l’idea di riutilizzare le camera d’aria per farne delle borse da esporre e vendere” ha raccontato. Il secondo, ha voluto rappresentare, in una delle sue due opere presenti al Polo culturale San Francesco, il dolore del sacrificio attraverso una finta pelle. A suo dire, solo attraverso questo, si è consapevoli pienamente di un obiettivo raggiunto. “Motherboard” è uno dei lavori esposti di Elisabetta Achille, che ne parla come dell’ “unione tra la plasticità scultorea e la freddezza asettica della tecnologia, un tentativo di personificazione di quest’ultima attraverso la fusione con il volto umano, ma anche il simbolo dell’essere umano sempre più dipendente dalla stessa”. Tra gli intervenuti, anche Nicola Zappalà che con le sue foto propone un contrasto tra vecchi e nuovi oggetti di uso comune.

In totale, gli espositori sono 13. A quelli già citati, si aggiungono Simone Doria con i suoi cubi in plexiglass , Gianni Virgili pittore di nature morte con nylon, Salvatore Fornarola con una ricerca per nuove forme di vasi e Alessandra Murani, presente con le sue fotografie, e non solo,  di carattere concettuale. Visitabile è anche lo spazio riservato al “Centro di Educazione Ambientale (CEA) Giano”  in cui sono collocati materiali didattici utilizzati nei laboratori effettuati in connessione proprio con la Settimana dello Sviluppo Sostenibile promossa dall’Unesco  e nell’ambito dei progetti Dess- un progetto decennale che ha come scopo principale quello di “educare alla sostenibilità” – a cui lo stesso progetto  “MusArT-Innovazione” fa parte. Degno di nota, oltre all’apporto di diversi e importanti sponsors, la “Pneumatita” di “Fila” realizzata in gomma riciclata da pneumatici usati e donata alla mostra  in svariati pezzi.

 La mostra  rimarrà aperta, con ingresso gratuito,  fino al 13 novembre coi seguenti orari: 10.00 – 13.00 al mattino, 17.00 -19.00 durante il pomeriggio. Inoltre, il 12 novembre alle 21.30 presso il Teatro Pagani, sarà possibile assistere, al costo di 7 euro, al concerto dei “Malamonroe” , band già partecipante a “Sanremo Off” negli anni scorsi.