Le mani della camorra sui cimiteri campani
Una denuncia forte da parte del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe: “la morte per alcuni è diventata motivo di arricchimento illecito, trasformandosi in un vero e proprio sistema affaristico per la camorra e la malavita che, come sempre, colpisce i più deboli”.
Sepe durante la messa al cimitero di Poggioreale ha aggiunto che “contro queste ricorrenti offese alla dignità della morte, la chiesa di Napoli è fortemente impegnata e da tempo sta lavorando, con il prezioso apporto di personalità autorevoli, per riorganizzare il sistema delle arciconfraternite in maniera rigorosa per avere assoluta trasparenza. Rispetto a questo obiettivo di normalizzazione di tutte le attività connesse alla sepoltura dei defunti, rinnovo il mio accorato invito a tutti. Ai miei cappellani e sacerdoti, chiedo di essere i primi a dare testimonianza di carità e di giustizia”.
“Il cardinale Sepe fa appelli che noi condividiamo, sono cose sulle quali già lavoriamo e i primi risultati sono fatti di cronaca”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha commentato le parole del cardinale partenopeo, sul pericolo di infiltrazioni della camorra nel business dei cimiteri. “Lavoriamo per impedire alla camorra di infiltrarsi ovunque e in questi cinque anni si vedranno progressi notevoli in quella direzione – ha detto de Magistris. – L’appello del cardinale rafforza il nostro operato e noi andiamo avanti”.