L’affarista di Balzac al Teatro Quirino

Conoscevamo Geppy Gleijeses più per essere il fondatore del Teatro Stabile di Calabria con sede a Crotone e talvolta per la sua presenza su alcune riviste di gossip, che non come attore. Ieri, per la prima volta, lo abbiamo apprezzato, presso il Teatro Quirino della Capitale, con “L’affarista” di Honoré de Balzac in scena fino al 20 del mese. La regia è di Antonio Calenda, tra gli altri interpreti annoveriamo Marianella Bargilli, Paila Pavese, Osvaldo Ruggieri, Alfonso Veneroso, Francesco Benedetto, Piergiorgio Fasolo e Ferruccio Ferrante. La scena si apre con un maggiordomo alle prese con le pulizie di un salotto che ha vissuto tempi migliori e che ora è appena illuminato da un lampadario di cristallo che denota un trascorso lussuoso. Il padrone di casa, Mercadet, finge, sebbene sia sommerso da un numero illimitato di debiti, di condurre, ancora, una vita agiata, cercando di far sposare, la figlia non poco bruttina con un giovane che millante ricchezze e proprietà. Ma chi potrebbe sposare una fanciulla per nulla graziosa, se non chi è messo economicamente peggio di loro? Una serie di personaggi e di equivoci, tipici della commedia, si susseguono in scena. Geppy dimostra padronanza scenica e facilità comunicativa col pubblico. Sebbene lo spettacolo duri per più di 2 ore ( compreso l’intervallo ), la rappresentazione funziona. Tutti gli interpreti danno il meglio di loro stessi, anche chi ha poche battute. La piece appare compatta, gradevole e fruibile. Ma chi è il vero protagonista Mercadet o Godeau? E soprattutto chi è Godeau? Perché tutti lo aspettano? Chissà! Noi consigliamo di andarlo a scoprire…e vi anticipiamo che anche qui vince sempre l’amore