Il successo di Leo Gullota all’Ambra Jovinelli

Leo Gullota convince il pubblico con la rappresentazione teatrale “Il piacere dell’onesta” in scena, all’Ambra Jovinelli, fino al 6 novembre, la regia è di Fabio Grossi. Tra gli interpreti annoveriamo Cloris Brosca (resa celebre in tv grazie allo spazio quotidiano concessole dalla Rai con la Zingara qualche anno fa), Martino Duane, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi, Antonio Fermi, Federico Mancini e Vincenzo Versari. La commedia pirandelliana ando’ in scena per la prima volta a Torino nel 1917.

La trama è stata trattata dall’autore siciliano già in altri scritti come “Pensaci Giacomino” e “Ma non è una cosa seria”, ovvero matrimoni riparatori. Angelo Baldovino accetta di sposara Agata che e’ incinta del marchese Fabio Colli, già ammoglito. Angelo è un uomo mediocre, senza troppe pretese che non ha avuto un’esistenza molto fortunata, ma entra nella maschera di marito affezionato e di padre premuroso anche più di quanto coloro i quali lo avevano inagaggiato potessero immaginare. Il marchese cerca di screditarlo, ma non riesce nel suo intento, anzi peggiora la situazione, avvicinando la sua amante sempre più tra le braccia del marito fittizio. La scenografia è essenziale: una casetta di cristallo dove accade di tutto, ma tutto è visibile.

La rappresentazione scorre bene, Leo Gullotta supera di gran lunga i suoi colleghi-recitanti, lui, invece, entra nel copione del suo conterraneo con spontaneità e naturalezza, crescendo nel personaggio, donandogli ogni sfumatura come qualsiasi bravo attore dovrebbe fare.