Italiani popolo di sottomessi

Lo sconcerto più grande è la nostra consapevolezza nel riconoscere che qui in Italia chiunque può arbitrariamente aumentare il costo di un “servizio” dall’oggi al domani come una sorpresina kinder. Accade liberamente poiché lo stesso a sua volta è consapevole che non c’è nessuno preposto a controllare che ciò non accada, ed invece puntualmente eventi del genere si ripetono.

Per contro c’è anche la nostra malsana consapevolezza dell’esserci resi conto che “ … falla come vuoi, sempre cucuzza ( zucca) è..” vale a dire che uno, due e tre in saccoccia sempre a me: pantalone!

E’ veramente una posizione la nostra dei “90°”  che nei primi tempi ci ha procurati non pochi dolori di schiena, e non solo questo ma anche il dolore della grossa carota che a mo di supposta regolarmente ci viene introdotta sempre più grossa, una posizione dunque che a qualcuno avrà procurato piacere,  ma ai più sicuramente no.

A guardar bene siamo un popolo – piegato – camminiamo piegati e per questo motivo non riusciamo mai a guardare il cielo per diventare ottimisti o trasformare le giornate da pessime in ottime.

Ma vi ricordate quanto ottimisti eravamo? Tutti ci invidiavano perché sostanzialmente eravamo un popolo felice. Poi qualcosa ha cominciato a dilagare dentro noi ed eccoci qui: tristi e sconsolati e con le pezze al culo!

Il termometro di questo dilagante “mal di schiena” sono le piazze o le vie di ogni città dove incontrandosi ci si scambia ad esempio un come va? E l’interlocutore o l’interlocutrice che risponde… potrebbe andar bene, ma ho questo mal di schiena che non mi lascia… giorno e notte, non ne posso più!

E’ il linguaggio del popolo, indifferentemente dalla fascia in cui illuminati pensatori ci hanno posizionati, cioè in fasce o ceti, medi/e o bassi/e, che significa, che importanza ha questa differenza se siamo tutti nella merda? E non è certo un linguaggio o una scrittura blasonata, questa del Popolo! E alla Casta ciò non piace. Io diversamente che piaccia o no, non potrei scrivere anche se volendo potrei divenire uno che scrive da blasonato, ma non mi piace perché è insipida e incolore e, fredda scrittura. Noi abbiamo bisogno di certezza e questa nessuno oggi mai più potrà darcela e quindi la ricerchiamo in quelle tante trasmissioni della Televisione di Stato! Ma è nostra o della politica? Ma no! E’ nostra perché paghiamo pure il misero canone….  In queste trasmissioni  ci sono delle marionette che dietro il giusto compenso passano delle ore in un infinito cicalio che oltretutto è inconcludente, ma così facendo ci informano e di cosa poi non l’ho mai potuto capire. Ma lo fanno anche i quotidiani che con grossi titoli e, con scritture blasonate si riempiono pagine intere… non è che per caso a via di essere continuamente informati alla fine non ci capiamo più un cavolo e quindi diventiamo e restiamo disinformati?

La verità è che ci sono troppe cicale pensatrici.

Troppo bla, bla, bla inconcludente.

Troppo denaro che si dissolve nel nulla.

Troppe mangiatoie per una stalla così piccola.

Troppo disonore.

Rimane il fatto che  quella “carota” piano piano sta entrando e continua a far male, il dolore ha diversi nomi fra cui mi vengono in mente: Equitalia, Privilegi della Casta, il pensionamento anticipato della Signora Bossi a 39 anni, le pensioni a 67 anni… e vi immaginate un muratore o un addetto agli altiforni, oppure un tranviere…. Ma se lavoreremo fino a questa nobile età i giovani quando inizieranno a lavorare?

Che stupido sono! Ma certo il risvolto della medaglia è che quelli che lavoreranno fino a 67 anni forse non arriveranno a godersela interamente e quindi un risparmio c’è!

Signori giù il cappello dinanzi a questa furbata!

Nulle le esecuzioni capitali, che andrebbero reintrodotte oppure non vogliamo fucilare chi ruba o chi ammazza, o il politico corrotto? Allora rinchiudiamoli tutti senza alcuna distinzione di fascia o ceto, in uno dei tanti carceri nuovi abbandonati e gettiamo via le chiavi!, ma a questi là dentro si dovrebbe vietare di fare la qualunque cosa, farli morire o desiderare di morire.

E forse le cose comincerebbero ad andare bene.

Quello che è accaduto in diretta conferenza stampa tra il Cancelliere Angela Merkel e il Presidente Nicolas Sarkozy, dovrebbe farci riflettere tutti, ed invece stando al dire della nostra splendida e meravigliosa CASTA è colpa del nostro Presidente del Consiglio, che mal ci rappresenta! Ma è proprio vero?

Pensateci un po’!

L’Italia non è stata mai considerata una Nazione seria, è una storia vecchia, in quanti modi ci hanno definito all’estero? Ma oltretutto l’Italia non è stata mai capace di mostrare i muscoli a nessuno, come ha fatto il Santo Nicolas Sarkozy  quando chiuse le frontiere con l’Italia. Sarebbe ora di mostrare anche noi un qualcosa di muscoloso e non certo un pene!!

E poi i francesi cosa debbono insegnarci? Ma che si facciano i fatti propri.

E la Germania che cosa deve imporci se sta spingendo gli stati membri della Comunità Europea contro un muro?

E perché l’Inghilterra pur facendo parte della C.E. ha mantenuto la sua moneta, mentre noi sostituendola oltre che ad incasinarci la vita abbiamo ceduto parte della nostra sovranità?

Forse questa volta non ce la caveremo ed in …….. l’ennesima carota prenderemo!

Ciao e sorridete, mi raccomando!!