Più di mille morti nel terremoto in Turchia

Una prima stima è arrivata dall’istituto di sismologia Kandill di Istanbul: le vittime sarebbero tra 500 e mille. Mezzi dell’esercito e della mezzaluna rossa sono in marcia verso l’area colpita, dove si sta recando anche il premier Erdogan. Attraverso il consolato di Smirne, l’ambasciata italiana ad Ankara si è accertata delle condizioni dell’unica famiglia di nostri connazionali residente a Van: sta bene. Israele, in crisi diplomatica con la Turchia, offre ad Ankara il suo aiuto umanitario.

La terra ha tremato, per come vi abbiamo riferito in cronaca, alle ore 13:41 locali (le ore 12:41 italiane) ed è stato avvertito fra l’altro a Diyarbakir, Sirnak, Siirt, Batman e Mardin. Secondo l’osservatorio turco Kandill, il sisma ha raggiunto i 6.6 Gradi della scala Richter, ma l’istituto geologico americano (Usgs) ha registrato una scossa di magnitudo ancora maggiore: 7.3, con profondità di 7,2 chilometri, epicentro a 19 chilometri a nord-est di Van. Qualche ora dopo, l’istituto turco rettifica il primo dato, confermando la magnitudo registrata dagli americani.

Secondo l’agenzia Anadolu, nella provincia di Van si susseguono le scosse di assestamento. Una in particolare, ancora con epicentro a 19 chilometri a nord-est di Van, ha raggiunto magnitudo 5,6, secondo l’Usgs. Le scosse sono state avvertite anche nelle province limitrofe, creando forte panico nella popolazione e scatenando la fuga in massa dalle abitazioni.

Le conseguenze del terremoto potrebbero essere davvero disastrose in un paese come la Turchia, dove molte case sono state edificate non nel pieno rispetto delle norme, è il commento dei sismologi citati dalle televisioni. La Turchia è un paese notoriamente a rischio terremoto. Nei mesi di agosto e novembre del 1999, due forti scosse provocarono la morte di circa 20 mila persone.