I cestisti romani si accontentano di Alemanno

Il basket della Capitale porterà la casacca dell’Acea. L’annuncio è stato dato dal presidente della Virtus in persona Claudio Toti che, dopo 10 anni di onorati investimenti personali, si trova alle prese con un sostanzioso ridimensionamento del budget. Il tutto mentre il mondo della pallacanestro capitolino era finito al centro dell’attenzione per la proposta del sito di incontri extra coniugali. “Dico no nel rispetto dei principi che io e il mio gruppo abbiamo sempre seguito, sapendo bene che da un lato avrei privilegiato il lato tecnico-agonistico, ma dall’altro sarei andato contro le mie intime convinzioni, motivo per cui voglio rassicurare monsignor Capucci che da oggi destineremo i nostri sforzi, anziché allo sport, alla Fondazione Silvano Toti”.

A “salvare” lo sport del cesto e a togliere a tutti le castagne dal fuoco ci ha pensato il sindaco Gianni Alemanno, che ha gettato le basi per una partnership commerciale con Acea, società che orbita nella galassia delle municipalizzate.

Un sospiro di sollievo per i “puritani”, una scelta più “politica” che sportiva che lascia comunque dietro tanti interrogativi sul mondo dello sport ed il sociale, la necessità che anche nelle attività sportive si faccia strada di più l’impresa e meno la politica.