Rita Borsellino il nome giusto per i palermitani

Il nome che potrebbe mettere d’accordo tutti a Palermo dal centrosinistra al Terzo Polo è quello di Rita Borsellino, ma c’è il veto di Italia dei valori che pretende candidato sindacoLeoluca Orlando. Il segretario Pd Pier Luigi Bersani, sempre più convinto di preferire l’asse con i centristi, ha trovato nel nome della Borsellino il favore di Fli. “Il cognome Borsellino ci emoziona – dice Carmelo Briguglio coordinatore regionale di Fli  –  ne discuteremo con il partito e con il Terzo Polo, non abbiamo pregiudizi di natura ideologica, a maggior ragione dopo il terremoto Cammarata che ha distrutto la città”. Il coordinatore regionale dell’Udc Giampiero D’Alia: “Palermo  –  dice  –  ha necessità di una grande coalizione. Sulla Borsellino si potrebbe raggiungere un’ampia convergenza tra le forze moderate e riformiste. Si potrebbe pensare a un patto civico tra le forze politiche responsabili per l’interesse di Palermo”. Il segretario del Pd Giuseppe Lupo, regista dell’operazione, esulta: “La Borsellino può unire le forze politiche e sociali, i movimenti e tutti coloro che vogliono lavorare insieme per ricostruire una Palermo rasa al suolo da dieci anni di berlusconismo. La nostra proposta di unire tutte le forze democratiche per costruire un progetto di cambiamento comincia a dare risultati importanti”. Il Terzo Polo non vuole le primarie al contrario dell’Idv che punta i piedi sulla consultazione e sul nome di Orlando. I moderati hanno in mente un patto che non prevede le primarie e che metterebbe insieme realtà diversissime, da Sel a Fli, nel nome della Borsellino. Un’alleanza trasversale che consentirebbe al leader Pier Ferdinando Casini di esportare a Roma il “modello Palermo”. Se Udc e Fli sono scesi in campo, l’Mpa è rimasto alla finestra. Il governatore Raffaele Lombardo preferisce attendere la decisione della Borsellino.