Inserire le imprese agromeccaniche nell’elenco dei destinatari dei provvedimenti regionali in materia agricola

Il presidente di ABIA, Leonardo Bolis, ha preso parte in qualità di relatore ad un’audizione dell’VIII^ Commissione del Consiglio Regionale Lombardo in merito al recente PDL n. 117 della Regione Lombardia, che punta a modificare la legge regionale n.31/2008, ovvero il Testo Unico delle leggi regionali in materia di agricoltura.

Di fronte alla Commissione competente in materia di Agricoltura, presieduta dal consigliere regionale bergamasco Carlo Saffioti, Bolis ha esordito sottolineando che “ABIA condivide l’idea di adottare un nuovo strumento legislativo di sintesi che dovrebbe permettere ad ogni operatore  del settore di dominare con uno sguardo d’insieme l’intera materia agricola. Nel contempo, però, è auspicio dell’associazione che nel progetto di legge non ci si dimentichi delle imprese agromeccaniche”.

Nel corso del proprio intervento Bolis ha ricordato come l’agricoltura sia un settore sempre più in outsourcing: “In Lombardia, nel corso del 2010 – ha ribadito il presidente di ABIA-Confai – la quasi totalità delle aziende agricole operanti nelle filiere principali ha scelto di “terziarizzare” una o più operazioni sul campo. Purtroppo, però, a fronte di un’indiscussa affermazione sotto il profilo professionale, le imprese agromeccaniche continuano ad essere sostanzialmente ignorate nelle varie misure di una legislazione agricola che pare essere riservata soltanto alle altre aziende produttive del settore primario”.

Per ABIA il PDL n. 117, attualmente in discussione, rappresenta per la Lombardia un’occasione da non sprecare per estendere in modo efficace le prerogative dell’imprenditore agricolo anche agli imprenditori agromeccanici, alla luce del ruolo propriamente agricolo svolto da questi ultimi nel processo di creazione di valore nel settore primario. ABIA stessa, lo ricordiamo, è riconosciuta a tutti gli effetti come organizzazione professionale agricola e riunisce senza differenze agricoltori-contoterzisti e agricoltori impegnati nell’esclusiva conduzione del proprio fondo.

“Basterebbe semplicemente inserire le imprese agromeccaniche nell’elenco dei destinatari dei vari provvedimenti regionali in materia agricola. Una risoluzione in questo senso da parte della Regione Lombardia – ha concluso Bolis – potrebbe rappresentare uno stimolo importante per attribuire uno status definitivo alla nostra categoria anche a livello nazionale e porre così le basi per un’agricoltura moderna e innovativa, cancellando anacronistiche distinzioni tra figure imprenditoriali omogenee”.